Cusano, arrestato per l’omicidio dell’ex: ora è ricoverato in Psichiatria

"Catatonico e sotto choc", Davide Perseo non torna libero

Domenica sera le indagini dei carabinieri hanno portato al fermo di Perseo

Domenica sera le indagini dei carabinieri hanno portato al fermo di Perseo

Cusano Milanino (Milano), 14 aprile 2016 - Fermo non convalidato per assenza di immediato pericolo di fuga, ma confermata la misura di custodia cautelare in carcere. E sospeso l’interrogatorio dell’indagato, trasferito dal carcere al reparto di psichiatria dell’ospedale San Gerardo di Monza. E' quanto ha deciso il gip del Tribunale di Monza Emanuela Corbetta per Davide Perseo, il 26enne di Cusano Milanino sottoposto domenica a fermo dai carabinieri per l’omicidio dell’ex fidanzata, Liliana Mimou, trovata strangolata nella sua auto nel parcheggio del cimitero di Cusano Milanino.

Il giudice ha deciso di non convalidare il fermo ritenendo che a carico del 26enne non ci sia "un pericolo di fuga concreto e attuale", ma ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterazione del reato. Il gip ha invece sospeso l’interrogatorio del giovane, che già al momento del fermo e dell’accompagnamento in carcere si trovava ricoverato nell’infermeria della casa circondariale in stato di choc e sedato dai farmaci ed ora è stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Gerardo di Monza.

"Il ragazzo è in stato catatonico, non parla, non risponde - dice l’avvocato di Davide Perseo, Alessandro Salonia -. Per questo non ha potuto sottoporsi all’interrogatorio. Il gip potrà interrogarlo soltanto quando i medici lo dimetteranno o dichiareranno al giudice che è in grado di essere interrogato. Il ragazzo aveva già manifestato disturbi depressivi in passato, ma è ancora da valutare se queste sue attuali condizioni meritino una valutazione dal punto di vista dell’incapacità di intendere e di volere, quantomeno parziale. Del resto io sono il suo difensore ma non ho ancora avuto modo di parlargli". Sulla mancata convalida del fermo, ma con la conferma della custodia cautelare, il legale ha dichiarato che "è una prassi ormai diffusa, che però non cambia nulla nella sostanza".