Il nido ecologico è un vero forno: Sos per i bimbi a Cusano

Temperatura a 30 gradi, finestre a rischio e la copertura sul tetto non fa il suo dovere

La struttura in legno della Don Giussani: bella e moderna. Ma caldissima

La struttura in legno della Don Giussani: bella e moderna. Ma caldissima

Cusano Milanino (Milano), 3 luglio 2015 - Era stato costruito per essere l’asilo nido più moderno ed ecologico del Nord Milano. Realizzato interamente in legno, grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Provincia, doveva essere un esempio di edilizia moderna, sostenibile e soprattutto dall’elevata qualità abitativa. Invece, si sta rivelando un vero disastro l’edificio che ospita l’asilo nido Don Giussani di via Colombo, dove da settimane i piccoli ospiti e gli stessi educatori, sono costretti a soggiornare a temperature che superano i 30 gradiQuando era stato realizzato, i progettisti e i fornitori erano stati più che convincenti: "La struttura in legno sarà fresca d’estate e calda d’inverno, ma soprattuto sarà più salubre e accogliente perché il legno respira". A due anni di distanza dall’entrata in funzione dell’asilo, la situazione è di grave emergenza. Come già accaduto lo scorso anno, in estate, i locali diventano un "forno". Temperature altissime. Livelli di umidità insopportabili. Tanto che quest’anno tra le mamme più d’una dichiara di aver verificato casi di irritazioni cutanee e malattie varie sui bambini legate all’insalubrità dei locali. La situazione è allarmante.

Lo scorso anno, complice una stagione non caldissima, il Comune se l’era cavata senza dare una risposta sostanziale e concreta. Ma quest’anno le cose sono diverse. Il rischio è che i locali possano essere dichiarati inadatti al soggiorno di utenti così piccoli e delicati. Il sindaco Lorenzo Gaiani nei giorni scorsi ha visitato personalmente la struttura insieme all’assessore Loretta Recrosio. Gaiani ammette che c’è più di una cosa che non funziona. Ad esempio, le finestre si aprono verso l’interno e dunque possono essere pericolose perché gli spigoli sono ad altezza dei bambini. Senza contare che il tetto "naturale", ricoperto di piante che avrebbero dovuto garantire temperature più accettabili all’interno, non funziona perché non ha ricevuto la giusta manutenzione.

Una situazione ben lontana da quella che era stata pensata e progettata al momento della realizzazione dell’edificio comunale. Si ricorderà che era stato realizzato ormai più di 4 anni fa. Montato in appena cinque giorni, grazie alle strutture componibili in legno. Poi ci erano voluti altri due anni prima di riuscire ad aprilo, a causa di incertezze e lentezze burocratiche. Un edificio alto solamente un piano, costruito in legno, con tetto in erba vera e dotato di tutti i più moderni presidi per il risparmio energetico, compresi i pannelli solari. Il rischio è che ora si debba intervenire sulla struttura per introdurre impianti di condizionamento che renderanno vani gli sforzi architettonici compiuti per il risparmio energetico. I primi interventi verranno probabilmente compiuti sulle finestre e sulla cura del tetto "verde".