Sesto, una ogni 158 abitanti e bene in vista. Qui le slot machine sono un pericolo

Il dossier realizzato da Lotta contro l'emarginazione

Una macchinetta

Una macchinetta

Sesto San Giovanni (Milano), 10 dicembre 2016 - Il gioco a Sesto è molto visibile e concentrato nelle sale principali dei bar. Lo racconta un dossier di 33 pagine, realizzato dalla cooperativa Lotta contro l’emarginazione che ha mappato gli esercizi commerciali con slot e videolottery. È stato osservato un campione di 117 esercizi nei giorni feriali e di pomeriggio. In città esiste un solo esercizio dedicato con 33 macchinette, mentre la quasi totalità di slot si trova altrove: il 58% nei bar (su un dato regionale del 51,4%), il 14,5% nelle sale tabacchi (media regionale al 4,7%), il 12,8% nei locali di bar e tabacchi assieme. Ci sono poi 6 agenzie scommesse, che contano dalle 15 alle 40 macchinette. Sesto è di fatto il territorio dove c’è la più alta percentuale di gestori stranieri: il 44% contro il 10 di Como o il 18 di Varese.

La continuità del gioco è garantita: l’apertura della maggioranza dei locali va dal mattino alla sera, spesso anche oltre la mezzanotte. «La prossimità e la diffusione del gioco d’azzardo aumentano il rischio per la popolazione», si legge nel dossier. Rispetto al campione analizzato, a Sesto è a disposizione una macchinetta ogni 158 abitanti con una media di 4 slot o videolottery per locale. I bar-tabacchi che hanno le slot solo nella sala principale sono la maggioranza in tutti i comuni, ma Sesto è il territorio dove si verifica con più probabilità (76,3%). «Questo implica che la visibilità delle macchinette nella maggior parte dei locali sia alta». Secondo la legge regionale del 2014, dove sono installate più di 3 slot deve essere individuata un’unica area, in modo da garantire la visibilità e sorvegliabilità da parte del gestore. L’area deve essere riconoscibile e delimitata con colonnine a nastro o corda. A Sesto il numero di locali con più di 5 macchinette è ancora più rilevante: è il 31% esclusi gli esercizi dedicati e le agenzie scommesse, quando il dato regionale si ferma al 22%. I bar tabacchi osservati hanno più di 3 macchinette nel 73% dei casi e nella sala principale. Il classico bar con una o due macchinette è una condizione trovata in minoranza (27%): solo uno su 4 ha fino a due macchinette.

Non solo. Nel 93,6% dei casi presi in esame le slot sono vicine a luoghi sensibili (scuole, strutture sanitarie, luoghi di culto, impianti sportivi): a Como la prossimità riguarda il 49,4%. «Tra gli obiettivi del Piano di zona c’è l’nformazione, la sensibilizzazione, formazione e prevenzione in tema di gioco patologico. Questa mappatura è frutto del progetto Game Over che ha visto diversi soggetti e ha vinto un contributo regionale di 50mila euro – spiega Roberta Perego, assessore ai Servizi Sociali – Tra le azioni, anche il supporto a commercianti e giovani. Abbiamo anche incontrato i dirigenti scolastici per un programma per le medie per il contrasto dei fattori a rischio e la promozione di stili di vita sani».