Cambio epocale: anche i vigili di Cinisello avranno la pistola

La giunta ha approvato il Patto per la sicurezza che prevede l'arma in dotazione alla polizia locale

La polizia locale avrà l'arma

La polizia locale avrà l'arma

Cinisello Balsamo (Milano), 23 febbraio 2016 - Alla fine anche Cinisello ammaina la bandiera «dell’obiezione alle armi». I vigili della città presto potrebbero girare armati. Lo prevede il nuovo Patto per la sicurezza urbana, varato dalla giunta del sindaco Siria Trezzi e presto all’esame del consiglio comunale.

Nel documento, che traccia gli obiettivi a medio e lungo termine per la sicurezza in città, compare per la prima volta l’indicazione esplicita all’armamento. In particolare, è previsto di «avviare l’iter procedurale per l’armamento del corpo di polizia locale, con particolare attenzione all’analisi dei rischi legati alla sicurezza degli operatori, per uniformare la strumentazione degli operatori di Cinisello Balsamo a quella del territorio della Città metropolitana».

Dopo anni di rifiuti dettati da motivi politici e ideologici, l’amministrazione comunale di centrosinistra ha dovuto cedere alle richieste che provenivano dal corpo di polizia locale (gli agenti avevano promosso un referendum interno che si era concluso con un voto positivo di oltre il 70%). Soprattutto ha ammainato la bandiera dopo che una petizione promossa dalla Lega Nord e dalla lista civica La Tua Città, aveva messo insieme oltre 2mila firme in un mese, proprio sul tema dell’armamento dei vigili e più in generale del potenziamento della sicurezza.

«Se fossi un legislatore, la mia idea sarebbe quella di un vigile non armato e dedicato ad altri tipi di attività - ha affermato il sindaco -, tuttavia le leggi nel nostro Paese vanno in direzione opposta, dunque non adeguarci significherebbe mettere i nostri agenti in condizioni di sicurezza diverse rispetto ai loro colleghi». A rimarcare che la scelta è obbligata, ma non subita, è anche il vicesindaco Luca Ghezzi: «La nostra è una scelta meditata che punta ad armonizzare i corpi della polizia locale di tutta la Città metropolitana, affinché si possano sviluppare sempre più spesso progetti di collaborazione sovracomunale. È normale che gli agenti debbano avere strumenti simili».

Il riferimento, forse, va anche ad Expo: Cinisello non ha potuto partecipare ai contingenti di polizia locale dislocati nell’area espositiva proprio perché gli agenti erano disarmati a differenza dei colleghi di altri Comuni. Cinisello era l’ultima tra le grandi città in Lombardia ad avere i vigili disarmati. Una peculiarità che i partiti di sinistra avevano sempre difeso in modo deciso.

I tempi non paiono però brevi. Non è prevista una scadenza precisa e anche la formulazione scelta all’interno del Patto per la sicurezza - avvio dell’iter - lascia intendere che il percorso sarà lungo. Il costo dell’operazione è stimato tra i 120 e i 150mila euro e prevede l’acquisto delle pistole, l’addestramento degli agenti, la creazione di un’armeria blindata all’interno del comando della polizia locale di via Gozzano.