Regalo la mia linotype da esposizione ma Paderno tentenna

Il restauratore benefico polemizza con il sindaco Alparone

Franco Pastorello

Franco Pastorello

Paderno Dugnano (Milano), 24 settembre 2016 - Una vera e propria passione per la stampa quella che Franco Pastorello coltiva da oltre 50 anni. Meccanico ed esperto conoscitore della linotype, macchinario che fino all’arrivo dei pc stampava giornali e non solo, ancora oggi recupera vecchie macchine che grazie alla sua competenz sistema per poi metterle a disposizione di musei o scuole. «Questa macchina nacque nel 1884 - spiega Pastorello - e rese possibile automatizzare e velocizzare la composizione tipografica. Inizialmente lavoravo su questi macchinari come secondo lavoro, ma ben presto divenne il primo e oggi sono in grado di rimettere a nuovo qualsiasi macchinario del genere». Così è successo anche per la Linotype che oggi si trova a Paderno, in uno dei magazzini di Pierino Favrin, che con la sua associazione «Paderno si muove» ha sposato la causa di Pastorello e scelto di ospitare il macchinario, messo a nuovo (e in funzione) dall’appassionato padernese, insignito anche della carica di socio onorario dei musei della stampa e della carta per i meriti professionali con cui si prodiga alla conservazione delle linotype. 

«Questa macchina è una Intertype, una delle più valide di sempre - spiega mostrando il macchinario conservato a Palazzolo -. Si trovava nella cantina di un mio amico nel Varesotto e, venendo lui a mancare, sono andato a prenderla per portarla a Paderno grazie all’ospitalità di Favrin dove l’ho potuta rimontare e rimettere in funzione». Schiacciando i tasti su una tastiera si mettono in moto delle matrici che disponendosi compongono il testo che viene impresso nel piombo fuso. Veniva creata una riga alla volta che poi avrebbe composto l’intero testo. «In altri Comuni, come Biassono e Saronno, non solo ho portato macchinari simili rimessi a nuovo, ma ho anche creato iniziative rivolte al pubblico, per mostrare loro come una volta si stampava. Mi piacerebbe fare lo stesso anche qui a Paderno Dugnano, ma è oramai da un anno e mezzo che ho proposto all’amministrazione di portare la macchina in una sede comunale, come la biblioteca, per darle la giusta importanza e dignità. Da allora ho avuto solo tante promesse, ma la macchina continua a rimanere da Favrin, a Palazzolo Milanese». La tecnica delle linotype oggi è poco nota ma racchiude un pezzo di storia della stampa e incuriosisce molti. «Mi renderei disponibile con le scuole per mostrare loro come funzionano questi macchinari così come già mi capita di fare in diversi Comuni, a purtroppo non nel mio. A Paderno sembra tutto troppo complicato».

Replica il sindaco Marco Alparone anche a nome dell’assessore Arianna Nava: la volontà non manca ma c'è un blocco burocratico. «Ho visto questo macchinario e sono convinto che la sua naturale sistemazione non possa che essere la biblioteca Tilane - spiega il sindaco-. Purtroppo non basta la volontà politica, la nostra idea deve essere supportata dagli uffici e dai tecnici che devono trovare il modo più corretto per esporla. Stiamo capendo con loro come gestirla, se metterla sotto dei vetri o transennarla semplicemente. Non è facile ma arriveremo presto ad una soluzione perché noi, come Pierino Favrin, ci teniamo ad averla in un luogo pubblico». Da un anno e mezzo si attende una risposta concreta che possa finalmente trovare una collocazione alla macchina e la speranza di Favrin, che oggi la ospita in un suo capannone, sembra svanire. «La proporrò anche all’istituto Gadda - conclude Favrin-, ma se anche là non avremo risposte vorrà dire che la terrò da me dove creerò un piccolo museo con altri attrezzi da lavoro storici che possiedo».