"Il centrodestra scopre, in ritardo, la Città della Salute"

Il sindaco di Sesto risponde alla ricetta di Forza Italia per le aree ex Falck: "Parliamo di un grande centro di ricerca fin dal 2013"

Un rendering della Città della Salute

Un rendering della Città della Salute

Sesto San Giovanni (Milano), 19 gennaio 2017 - "Sono molto soddisfatta del fatto che Roberto Di Stefano si sia reso conto, sia pure con ritardo, dell'enorme potenzialità della Città della Salute e della Ricerca, e abbia ripetuto quelle che sono le nostre proposte da anni": così il sindaco di Sesto Monica Chittò risponde alla ricetta di Forza Italia per le ex aree Falck spiegata da Di Stefano (che sarà il candidato a primo cittadino per il centrodestra), in un incontro pubblico che si è tenuto lo scorso 17 gennaio.

Per Di Stefano, che ha parlato di una Silicon Valley della sanità, l'area dovrà ospitare centri di accoglienza, case del malato, start up internazionali e facoltà universitarie. "All'inizio della mia attività come sindaco - prosegue Chittò - ho costituito un comitato scientifico composto da dirigenti medici, della ricerca e docenti universitari, proprio per costruire un progetto che vedesse in questo nuovo insediamento nelle aree ex Falck non solo un grande ospedale ma un luogo per la ricerca a livello internazionale, e di conseguenza occasione di sviluppo e di lavoro per le nuove imprese. Di questo enorme lavoro parlano i convegni che abbiamo organizzato fin dal 2013".

"Nel 2015 - dice ancora il sindaco sestese - abbiamo organizzato un convegno dove si è proposto l'utilizzo di aree adiacenti alla Città della Salute e della Ricerca per sviluppare l'innovazione tecnologica legata alla ricerca che si svolge nei due istituti, il Besta e il Tumori. Prevedere spazi per start up, centri di innovazione, imprese farmaceutiche, università e aziende leader nel settore della cura e dell'assistenza è stato il tema conduttore di questa iniziativa, anche sull'onda di alcune esperienze estere come Boston e Cambridge. Sono convinta che il lavoro svolto sia stato di grande utilità perché ha permesso di mettere in contatto le diverse istituzioni, dal Governo nazionale al Comune, oltre che i due istituti, tenendoli uniti intorno alla crescita di un progetto ampiamente comunicato anche alla nostra cittadinanza".