Il Papa a Bresso? Nulla di certo

Al sindaco nessuna conferma dalla Prefettura

Benedetto XVI al campovolo

Benedetto XVI al campovolo

Bresso (Milano), 22 novembre 2015 - Si tratta solo di un’ipotesi, di una possibilità al vaglio della macchina organizzativa: ma il solo fatto che l’area del campovolo di Bresso e del Parco Nord sia stata presa in esame come possibile location per ospitare la Santa Messa che Papa Francesco celebrerà nel maggio 2016 è di per sé un vero e proprio record per la piccola cittadina del Nord Milano. Che così nell’arco di quattro anni potrebbe accogliere due volte un Santo Padre, per giunta due Papi diversi.

Nel 2012 toccò a Benedetto XVI: l’aeroporto fu trasformato per accogliere un milione di pellegrini e fedeli giunti a Milano, e quindi poi al Parco Nord, per la veglia a la Messa della Giornata mondiale delle famiglie. Ora potrebbe essere il turno di Francesco che – ha confermato – il 7 maggio farà una visita pastorale nella città di Milano come in tutta la Diocesi. Dagli uffici della Curia meneghina non arrivano conferme ma nemmeno smentite. «Il programma della visita non è stato ancora concordato», dicono.

Il sindaco Ugo Vecchiarelli intanto è stato in Prefettura per un incontro sul futuro dell’aeroporto: «Non mi hanno dato conferme, al momento pare non esserci nulla di certo».

Appunto, siamo ancora nel campo delle ipotesi. L’area del Parco Nord sarebbe in lizza per ospitare la Santa Messa di Bergoglio così come il sito Expo e altre zone della città di Milano o appena fuori dai confini comunali. Circa il programma, secondo alcune indiscrezioni Papa Francesco sarà in città per incontrare il cardinale Angelo Scola e poi dedicherà tempo ai preti e ai religiosi. Ci sono possibilità che il Pontefice possa salutare i cresimandi allo Stadio di San Siro, come già fece Ratzinger che passò dal Meazza proprio nel 2012.

Ipotesi, appunto. Perché parlare in questo momento della visita del Papa a Milano significa fare i conti con la sicurezza e con le misure da mettere in campo affinché non ci siano rischi né per il Santo Padre né per le centinaia di migliaia di fedeli che dovrebbero assistere alle varie tappe della visita pastorale.