Basiglio, cittadini al voto: "Finalmente il referendum sul Pgt"

Dopo anni di battaglie, la chiamata alle urne dell'amministrazione comunale: si vota il 6 marzo di MASSIMILIANO SAGGESE

Le proteste del Comitato Referendario

Le proteste del Comitato Referendario

Basiglio (Milano), 13 febbraio 2016 - L'amministrazione comunale indice il referendum sul Pgt che si terrà il 6 marzo. I cittadini dovranno rispondere a un quesito e dire se vogliono o no nuove costruzioni. Dopo una battaglia che aveva infiammato il clima alle ultime elezioni, arriva finalmente il referendum «bocciato» dalla precedente Giunta di centrodestra.

Una vicenda che contribuì alla caduta di Forza Italia in uno dei feudi berlusconiani.  Il programma elettorale della lista «l’Officina di Basiglio», vittoriosa nel 2013, riportava: «Avvio immediato della consultazione referendaria sul Pgt con l’impegno a tener conto dell’esito del referendum». Una promessa rispettata dal sindaco Eugenio Patrone che allora era presidente del comitato referendario.

«Nei prossimi incontri che l’amministrazione avrà con la cittadinanza verranno descritte le fasi del Pgt prima e dopo l’approvazione e l’adozione da parte della precedente amministrazione, l’iter del processo di variazione dello stesso, e gli ostacoli frapposti a una consultazione referendaria che se indetta, come richiesto a suo tempo dal Comitato Referendario, avrebbe avuto quale effetto immediato la sospensione del Pgt stesso – spiega il primo cittadino Eugenio Patrone  –. Sono fermamente convinto che il referendum sia un fenomenale strumento di democrazia  partecipata. È con questa convinzione condivisa da tutta la maggioranza che mi assumo il seguente impegno: l’esito che uscirà dalle urne, indipendentemente dal quorum, che mi auguro ben  oltre il 50% più 1, costituirà la linea guida per l’azione dell’amministrazione nel Governo del Territorio. Perché far celebrare ora il referendum? Con una battuta potrei dire che ora c’è materia, dove per materia si intendono i Piani Attuativi presentati che sono i due relativi all’ ex Golfino».

Il referendum prevede una domanda con cinque possibili risposte. Questo il quesito: «Ritiene che l’attuale situazione urbanistica di Basiglio sia tale da permettere una espansione pari a...». Queste le possibili risposte: nulla, da 0 a 20.000 metri cubi (ossia una palazzina con 6 scale di sei piani), da 20.000 a 60.000 mc, da 60.000 a 150.000, oltre 150.000. «Faccio un caloroso invito alla cittadinanza ad andare numerosa alle urne il 6 marzo per esprimere in modo diretto la propria opinione, è un’occasione da non perdere – conclude Patrone – con l’auspicio che la campagna referendaria in atto si svolga in un clima sereno e di civiltà che costituiscono valori condivisi di noi di Basiglio». Nel frattempo il Pd locale (nessun rappresentante in consiglio) si è già mobilitato per la campagna elettorale invitando i cittadini a mettere la x sulla casella «nulla».