Prima uno scoppio, poi le fiamme: imprenditore investito dal fuoco

Roberto Ghirardi, 48 anni, è ricoverato in gravissime condizioni nel Reparto grandi ustionati di Padova. Le cause del rogo sono ancora in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco di Milano di Giulio Dotto

I vigili del fuoco al lavoro  nel capannone bruciato (StudioNord)

I vigili del fuoco al lavoro nel capannone bruciato (StudioNord)

Senago, 15 settembre 2014 - Sfiorata la tragedia, la scorsa notte, nella zona industriale di Senago. Prima uno scoppio, poi l’incendio che si è sviluppato in un capannone della ditta Metal Rof di via Palmiro Togliatti. Le fiamme hanno ustionato gravemente il titolare dell’azienda, che per primo ha dato l’allarme e ha cercato di evitare il peggio. Roberto Ghirardi, 48 anni, è ricoverato in gravissime condizioni nel Reparto grandi ustionati di Padova. Le cause del rogo sono ancora in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco di Milano.

La richiesta di soccorsi alla centrale del 115 è arrivata verso le 22,30. Oltre a segnalare l’incendio si chiedeva l’invio anche di un’ambulanza perché una persona era rimasta ferita. Poco dopo nel cortile della Metal Rof, che si occupa dello stoccaggio e smaltimento di materiale metallico tra cui ferro, alluminio e rame, sono giunti automedica, ambulanza, polizia locale, autopompe dei vigili del fuoco dai Comandi di Milano, Garbagnate, Rho e Desio. Le fiamme dall’esterno non erano visibili, ma dentro la temperatura era già molto alta e l’aria irrespirabile. Roberto Ghirardi, le cui condizioni sono apparse subito molto gravi, è stato trasportato a Niguarda e poi trasferito a Padova. A quando hanno potuto accertare i vigili del fuoco, Ghirardi, arrivato in ditta vero le 22 per un giro di controllo, ha visto il fumo uscire da una catasta metallica e, mentre cercava di spostare il materiale, è stato investito da una potente fiammata su tutto il corpo.

L’opera di spegnimento da parte dei pompieri, sul posto con oltre dieci equipaggi, una ruspa e il Nucleo chimico-batteriologico, è durata fino al pomeriggio di ieri. I vigili del fuoco hanno lavorato usando maschere e autorespiratori. Il calore ha piegato una parte dell’edificio e creato danni irreparabili alla copertura. Una parte della costruzione è stata dichiarata inagibile mentre altre perizie saranno possibili quando tutto il metallo in deposito sarà rimosso.