Rho, la lettera dei pendolari "È ora di cambiare rotta"

I treni della linea S6 del passante ferroviario sono al collasso

 Una protesta inscenata dai pendolari Trenord alla stazione  di Rho-Fiera

Una protesta inscenata dai pendolari Trenord alla stazione di Rho-Fiera

Rho (Milano), 6 ottobre 2015 - Un disastro annunciato», quello che i comitati pendolari della Linea S6 Milano-Novara e della linea Gallarate-Milano raccontano nero su bianco in una lettera aperta indirizzata all’assessorato Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia e a Trenord. Dopo un’estate di soppressioni e disagi, con le scuse di Trenord per i guasti agli impianti di condizionamento dell’aria, anche con l’autunno niente è cambiato. Ritardi, cancellazioni, treni affollati, sporcizia sui vagoni e altri disservizi sono all’ordine del giorno per migliaia di pendolari delle linee ferroviarie da Varese e da Novara per Milano. «Abbiamo già scritto nei mesi scorsi e quindi Regione e Trenord sanno molto bene quello che succede quotidianamente, solo che anziché risolvere i problemi si stanno facendo vanto del successo di Expo, indiscutibile, ma che, non dimentichiamolo, è stata un’occasione di business e nulla più, business fatto anche sulla pelle dei viaggiatori abituali», spiegano.

Senza dimenticare la protesta dei pendolari della linea S6, insieme agli amministratori comunali di Magenta, Vittuone, Arluno, Santo Stefano Ticino, Rho e Pregnana e il successivo incontro di luglio. «È ora di cambiare rotta, il tempo dell’attesa per i pendolari è finito, il malcontento è tantissimo - spiega il portavoce del Comitato Gallarate Milano, Raffaele Specchia - chiediamo al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, di iniziare a prendere qualche treno per rendersi conto della situazione da vicino e di passare a fatti concreti. Basta parole».

Nella lettera i comitati mettono in fila uno dopo l’altro i «disastri»: treni del Passante che non hanno otto carrozze neppure nelle fasce orarie di maggiore criticità, incapacità nel gestire le situazioni di emergenza e mancata informazione dei pendolari quando un treno è in ritardo oppure è stato soppresso, caos sulle linee S11 Chiasso-Como-Milano e S14 Milano Rogoredo-Rho. Due linee che si sono rilevate inutili, in quanto la prima vanta il record di soppressioni e la seconda circola sistematicamente vuota. «Il disastro è tale che Trenord e Regione sono riusciti nell’impresa di fare ottenere il bonus persino alla linea S5, che da anni non ne usufruiva»Arrabbiati, indignati, ma pronti a lottare, i pendolari fanno sapere che sono pronti a nuove proteste affinchè vengano riconosciuti i loro diritti di utenti.