Sos per salvare il Festival: Villa Arconati potrebbe sospendere la kermesse

"Sarebbe davvero paradossale mettere la parola fine al Festival proprio nell’anno di Expo, quando Milano e i territori intorno saranno, di fatto, il centro del mondo" di Monica Guerci

Patty Smith

Patty Smith

Bollate, 8 marzo 2015 - Svelati i primi nomi del cartellone 2015 del Festival di Villa Arconati in programma da giugno a luglio, ancora incerte le date. Nonostante il persistere della difficile situazione economica che strozza gli enti locali, la rassegna arriva alla ventisettesima edizione e ospiterà alcuni dei nomi più celebrati del contesto musicale italiano e internazionale. Uno sforzo di ricerca costante e qualitativa che ha reso nel tempo la kermesse un evento musicale fra i più attesi del panorama estivo. «Dopo il Festival di Sanremo c’è il Festival di Villa Arconati, non ne esiste un altro che abbia una storia così lunga in Italia – afferma Ubaldo Bartolozzi, assessore comunale alla Cultura – Sul palco di Castellazzo di Bollate torna per la terza volta la sacerdotessa del rock Patty Smith, che al Festival ha regalato una splendida performance anche nel 2012 e che quest’anno presenterà l’album che incorona i suoi quarant’anni di carriera. Nel cartellone sono pronti anche i nomi dei Buena Vista Social Club e Tori Amos».

Molto più che un festival, Villa Arconati è «un progetto culturale, un concreto esempio di accordo fra enti, istituzioni e privati secondo un modello inedito ancora da sperimentare, promuove, sostenere soprattutto nell’anno di Expo 2015 – prosegue Bartolozzi – Proponiamo un cartellone interessantissimo, ma quest’anno servirà un miracolo per riuscire a concludere la rassegna. La musica di qualità e la valorizzazione della villa, considerata la piccola Versailles della Lombardia, sono un connubio inscindibile che si consolida edizione dopo edizione. Motivi questi che dovrebbero attrarre l’interesse di molti proprio in un’ottica metropolitana. Eppure mancano i fondi, per fortuna c’è una solida rete che si è stretta intorno al Festival, ma ancora non basta».

Non ci sono porte cui bussare. Da due anni la Provincia ha chiuso i rubinetti, la Città metropolitana sta ancora muovendo i primi passi, l’amministrazione bollatese a maggio vola alle elezioni comunali e a oggi mancano 50mila euro per completare il calendario dei concerti. L’appello di Bollate va al commissario Expo Giuseppe Sala, all’assessore regionale alla Cultura Cristina Cappellini, all’assessore milanese alle Politiche culturali Filippo del Corno, a Michela Palestra, sindaco di Arese, neo eletta consigliera delegata ai Servizi di rete ai Comuni per i sistemi turistico-culturali della Città metropolitana, alla Fiat in vista della riapertura del Museo storico dell’Alfa Romeo. «Sarebbe davvero paradossale mettere la parola fine al Festival proprio nell’anno di Expo, quando Milano e i territori intorno saranno, di fatto, il centro del mondo», commenta il direttore artistico Giancarlo Cattaneo.

monica.guerci@ilgiorno.net