Alessandro Corona durante Affari tuoi (Studionord)
Senago (Milano), 23 febbraio 2017 "Il destino mi ha aiutato. Finalmente avrò una gelateria tutta mia. E’ un sogno". Così Alessandro Corona, 23 anni a maggio, ha urlato, pieno di gioia dopo aver vinto 500mila euro ad «Affari tuoi». Una vincita record che il giovane Alessandro, rappresentando la Lombardia, si è portato casa nel gioco dei «pacchi» condotta da Fabio Insinna. Circa un miliardo di vecchie lire che il senaghese ha vinto nella trasmissione di mercoledì sera. Chi guarda questa trasmissione di Rai 1, sapeva che il rappresentante lombardo abita a Senago. Ma nessuno, vista che è registrata sapeva, per contratto, che Ale aveva vinto una somma così grossa, tanto che appena il programma è terminato, sui social è scattata una vera e propria gara a fare i complimenti al fortunato concorrente. Mezzo milione di euro è una cifra grande. Il massimo del premio che può offrire questa fortunata trasmissione. In pochissimi se la sono aggiudicata in questi anni.
Alessandro Corona non aveva mai sperato in un simile premio. Lui si sarebbe accontento anche di molto meno. L’importante era avere dei soldi per iniziare un’attività di gelataio in proprio. Quando si è trovato di fronte a due pacchi, uno da 100mila e l’altro da 500 mila, con un offerta del «dottore» di 200 mila euro, Alessandro ha pensato per un minuto e poi ha scelto il numero 7. E quando il pacco è stato «dissigillato», è arrivata la grande sorpresa dei 500 mila euro. Alessandro ha esultato,saltato e urlato di gioia: "Finalmente il mio sogno della gelateria si avvera": Il vincitore è nato a Milano, vive a Senago, e da tre anni fa gelatiere e attualmente è disoccupato, A Senago abita con la madre Stefania, impiegata negli Istituti di case popolari, e il padre Sergio, milanese, pompiere all'ospedale Niguarda di Milano. Alessandro ha una sorella di 24 anni, Elena, che studia Biologia Marina all'Università di Milano. Chi lo consoce lo definisce una «"non ricco, una bravissima persona con una bravissima famiglia, tanto che quei soldi non potevano andare a persona migliore".