Centro massaggi hard e il gestore finisce nei guai

Latitante dallo scorso luglio, quando era stata arrestata la sua socia in affari, una donna cinese di 46 anni. Con lei gestiva il centro benessere Shangai di corso Europa, a pochi passi dal centro storico di Rho. Un centro a «luci rosse» dove ai clienti «più fidati» si offrivano anche prestazioni sessuali di Roberta Rampini

Prostituzione nel centro massaggi di Ponsacco

Prostituzione nel centro massaggi di Ponsacco

Rho, 12 ottobre 2014 - Latitante  dallo scorso luglio, quando era stata arrestata la sua socia in affari, una donna cinese di 46 anni. Con lei gestiva il centro benessere Shangai di corso Europa, a pochi passi dal centro storico di Rho. Un centro a «luci rosse» dove ai clienti «più fidati» si offrivano anche prestazioni sessualiRicercato in tutta Italia, venerdì pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rho a Padova. Era qui che si nascondeva, nell’appartamento di un connazionale. E qui i militari rhodensi, dopo settimane di indagini e controlli sui tabulati telefonici, lo hanno sorpreso e fermato. In manette è finito Z.J. di 41 anni, cinese, residente a Parabiago.

L’uomo, che non era presente al momento del blitz dei carabinieri nel centro benessere, dopo l’arresto della socia si era allontanato dalla Lombardia. Probabilmente sapeva che prima o poi sarebbe finito anche lui nei guai. Infatti, anche se era entrato in società con la 46enne successivamente all’apertura del centro benessere, era a conoscenza di quello che succedeva nelle sale riservate ai massaggi rilassanti e ai trattamenti estetici. Conosceva tariffe applicate, anzi era stato lui a definire i costi, era lui che decideva i «tempi» delle prestazioni, come un vero manager. Nulla di scritto ovviamente, nei listini ufficiali erano riportati solo i prezzi dei trattamenti estetici legali. Il resto veniva detto a voce delle ragazze, tutte cinesi e giovanissime, in Italia senza permesso di soggiorno e per questo ricattabili. Gli inquirenti non escludono che fosse proprio lui a tenere i contatti con le organizzazioni criminali cinesi che portavano le ragazze in Italia con la promessa di fare il lavoro da estetista e massaggiatrice e poi costrette a servizi extra a luci rosse.

L’altro giorno per il 41enne sono scattate le manette con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. I carabinieri rhodensi dopo averlo intercettato a Padova lo pedinavano da qualche giorno, venerdì lo hanno atteso sotto casa e arrestato. Dopo gli accertamenti in caserma è stato accompagnato nel carcere di Padova, in attesa del processo. Alla sua socia, nel frattempo, dopo il carcere sono stati concessi gli arresti domiciliari in attesa del processo. Il centro massaggi chiuso in occasione del blitz del 16 luglio scorso, non è stato più riaperto.

roberta.rampini@ilgiorno.net