Il Caduti Bollatesi
Bollate (Milano), 29 giugno 2016 - Prende forma il progetto di trasformazione dell’ospedale di Bollate. La direttrice dell’Asst Rhodense Ida Ramponi ha illustrato il piano in Commissione sanità di della Regione. Il Caduti Bollatesi cambierà pelle diventando Presidio ospedaliero territoriale (Pot) specializzato nella cura delle malattie croniche. Resterà attivo il Punto di primo soccorso – di cui in questi ultimi mesi si è temuta la chiusura – mentre il padiglione 63 accoglierà ambulatori.
L'idea convince solo a metà il Comitato popolare delle 11.300 firme, che in via Piave vorrebbe più servizi fra cui la possibilità di vedere effettuare interventi nelle sale chirurgiche riqualificate. Soddisfazione viene espressa invece da parte del sindacato Fials che, per scongiurare la chiusura del Caduti Bollatesi, ha organizzato tanti presidi e manifestato in piazza.
Non verrà dunque chiuso il Punto di primo soccorso e partiranno i poliambulatori di tutte le specialità di medicina e chirurgia. Previsto anche il potenziamento degli orari, dalle 8 alle 19 e il sabato dalle 8 alle 13. «Il Pot sarà l’eccellenza anche per cittadini che confluiscono da tutta la Lombardia», commenta il vicesegretario regionale Fials Vincenzo De Martino.
«Chiediamo che i lavori per l’apertura del Presidio ospedaliero territoriale si attivino da subito con diligenza e professionalità – aggiungono Barbara Rizzi e Paolo Di Fatta della Fials di Bollate – Non chiediamo la luna, ma servizi sanitari efficienti così come prevedono le attuali leggi regionali. Noi sul territorio saremo vigili, pronti e determinati a evitare ogni eventuale cambiamento di programma riguardo alla realizzazione di quanto ora pattuito». Sigla sindacale e Rsu si battono da tempo anche per il miglioramento del Contratto integrativo aziendale (Cia) per tutto il personale che lavora al servizio dell’Asst del Rhodense.