Arese, botte e minacce ai genitori per i soldi

A lanciare l'allarme i vicini di casa: il 35enne finisce in cella

 I carabinieri di Arese si sono precipitati a casa trovando i due anziani  pieni di lividi

I carabinieri di Arese si sono precipitati a casa trovando i due anziani pieni di lividi

Arese (Milano), 25 agosto 2015 - Voleva del denaro dai suoi anziani genitori e per questo li ha picchiati e insultati. È successo venerdì sera in via Madre Teresa di Calcutta ad Arese. I genitori sopportavano ormai da anni un figlio violento. Aveva il vizio dell’alcol e ogni volta che si ubriacava sfogava su mamma e papà rabbia, aggressività e le frustrazioni di una vita senza prospettive. Una famiglia semplice, quella in cui si è consumato l’ennesimo caso di maltrattamenti e tentata estorsione. Sono queste le accuse con cui i carabinieri della stazione di Arese hanno arrestato B.F., 35enne nullafacente e pregiudicato. Erano da poco passate le 20.30 quando al 112 è arrivata la segnalazione. Come spesso capitava, aveva chiesto alla madre dei soldi. Al suo rifiuto questa volta il giovane è passato alle botte. A dare l’allarme alcuni condomini preoccupati per le urla della donna. Le litigate in quella famiglia erano all’ordine del giorno, i toni alti, le sedie rotte e le porte sbattute. Ma fino a quel punto non erano mai arrivati. All’arrivo dei militari il 35enne stava ancora alzando i pugni contro la madre e il padre, li picchiava senza sosta determinato a ottenere da loro il denaro richiesto. Nonostante i lividi e le contusioni riportate su tutto il corpo, i genitori hanno rinunciato alle cure dei soccorritori. Il figlio è stato trasferito in caserma e, conclusi gli accertamenti, trasferito nel carcere milanese di San Vittore a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Le indagini continuano per stabilire se quel litigio così violento sia stato il primo o l’ultimo di una serie. Non è questo l’unico episodio di violenza in famiglia registrato nel Rhodense. A fine maggio a Bollate, una donna di 44 anni disoccupata aveva picchiato la madre pensionata e le aveva rotto una spalla. Una lite violenta esplosa per motivi futili. Dopo aver malmenato la donna fino a farla accasciare a terra in lacrime, la 44enne ha chiamato i soccorsi. All’operatore aveva raccontato di un’improvvisa caduta della mamma dalle scale e del fatto che aveva un dolore fortissimo alla spalla. Sul posto era arrivata l’ambulanza, ai medici erano bastati pochi minuti per capire che quelle lesioni non erano compatibili con una caduta e così era scattata la segnalazione ai carabinieri.