Basket, l'ex capitano dell'EA7 Milano Gentile lascia il Panathinaikos

Il giocatore è stato convocato dal coach, che gli ha annunciato la sua intenzione di lasciarlo andare via: "Non sono riuscito ad inserirti nei miei schemi, mi assumo ogni responsabilità"

Alessandro Gentile (foto Ciamillo)

Alessandro Gentile (foto Ciamillo)

Milano, 6 marzo 2017 -  E' già addio tra Alessandro Gentile e il Panathinaikos? Il 20 dicembre scorso diverse decine di tifosi della squdra greca avevano accolto con entusiasmo e trepidazione l'arrivo seppur in prestito dell'ex capitano dell'EA7 Armani all'aeroporto di Atene. Ora, appena 77 giorni dopo, Gentile è ad un passo dal lasciare.

Questa mattina infatti il coach del Panathinaikos, Xavi Pascual, ha convocato Gentile e gli ha annunciato la sua intenzione di lasciarlo andare via: "Non sono riuscito ad inserirti nei miei schemi, mi assumo ogni responsabilità", il senso delle parole dell'allenatore spagnolo che hanno colto di sorpresa Gentile. L'ala azzurra si era ben ambientata ad Atene, legando molto con i compagni - in particolare Calathes, suo compagno di stanza - ed era anche riuscita ad adattarsi al ruolo di giocatore di rotazione con un minutaggio ben inferiore a quanto era abituato in carriera.

Ora il suo futuro è un rebus. Per questioni di regolamento non può ritornare all'Olimpia Milano (con cui ha un contratto fino al 30 giugno 2018), né firmare per un'altra squadra del campionato italiano. Difficile anche perseguire un'altra pista estera: sono infatti chiusi i tesseramenti delle varie competizioni europee (Eurolega, Eurocup e Champions League) ed è improbabile che un club possa puntare su un giocatore del calibro di Gentile solo in vista dei playoff. In questo momento la soluzione più plausibile è che Gentile possa finire la stagione allenandosi da solo.

Una stagione da incubo per Gentile: in estate ha perso la fascia di capitano dell'Olimpia, in autunno qualche problema con Repesa ha convinto le parti ad un divorzio piuttosto traumatico dopo 6 anni ricchi di soddisfazioni e trofei, mentre ora, a fine inverno, ecco questa nuova delusione. La speranza del basket azzurro è che possa essergli da motivazione per arrivare al massimo della forma il prossimo Europeo. 

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