Napoli-Milan, Bonucci anti-Insigne: Montella fantasmi azzurri

Il tecnico sposta Leo a destra per contenere Lorenzo

Bonucci anti-Insigne

Bonucci anti-Insigne

Milano, 17 novembre 2017 - La partita a Napoli dirà cosa sarà del campionato del Milan, la partita con il fondo internazionale Highbridge dirà cosa sarà del Milan di Yonghong Li. Fassone gioca su più tavoli e aspetta un fine anno rovente nonostante l’inverno che incombe: c’è da rimontare sul quarto posto lontano 9 punti (ma la Lazio ha una gara da recuperare), c’è da conquistarsi l’accesso ai sedicesimi di finale in Europa League, c’è da rifinanziare il debito con Elliott attraverso l’advisor BgbWeston con un nuovo prestito da 400 milioni - ma restituibile in cinque anni, non più in undici mesi - e aspettare il responso della Uefa sul Voluntary Agreement. Più in là, con più calma, si penserà anche allo stadio e al progetto di sbarcare in borsa nel 2020.

A tutto tondo. Temi scottanti su cui Fassone non si nasconde nemmeno in una Q&A con i tifosi sul canale Facebook del Milan, moderata per evitare di rispondere alle tante domande sulla candidatura a nuovo allenatore di Conte: con la sua parlantina l’ad parla di “ottimismo”, “tiepido” sul Voluntary Agreement, “moderato” sul rifinanziamento anticipato del debito con Elliott su cui però non si sbilancia per motivi di “confidenzialità”. “Lo scenario peggiore - ammette Fassone - è che la Uefa non sia convinta da piani, proprietà e debiti, e ci rimandi in primavera per la discussione di un normale settlement agreement. E anche senza Champions il Milan resterà in piedi, non cadrà nel baratro”.

Probabilmente, nonostante le smentite, con la cessione di Donnarumma per risanare i conti e rientrare dalle spese. Incombe però Napoli, prova del fuoco e “gara complicata” su cui però “avere fiducia”: Montella arriva saldo con un preparatore atletico in più (Mario Innaurato) e con un rumor di mercato in meno (“Romagnoli è la nostra colonna”). Per cercare di invertire il trend contro le big del campionato (zero punti) il tecnico ha provato una inedita linea a tre in difesa: Bonucci al centrodestra come anti-Insigne, Romagnoli al centro e Rodriguez sul centrosinistra, con Borini pronto a ripiegare a destra e Bonaventura a tutta fascia sulla corsa mancina. Dopo Napoli il calendario sarà in discesa, a gennaio arriverà il mercato (“Qualche possibilità c’è, ma Mirabelli e Montella mi dicono che non ci sono necessità di intervento. Al momento, non abbiamo nulla in programma”) e in primavera si parlerà di stadio con un doppio confronto con Comune di Milano e Inter: “Se sarà San Siro o da un’altra parte vedremo, ma la strada è tracciata”. Cugini sì, non più coinquilini

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