Expo celebra il National Day del Venezuela: "Grazie alla rivoluzione dimezzata la fame"

La delegazione venezuelana è stata accolta dal commissario generale di Expo, Bruno Antonio Pasquino, che ha voluto ricordare l'amicizia tra Italia e Venezuela dove "vivono 1,5 milioni di persone di origini italiane, che hanno un passaporto ttaliano" e ha sottolineato come si "possono fare riforme di sostanza nelle rispetto delle esigenze di tutti" Fonte Agi

Expo, National Day Venezuela

Expo, National Day Venezuela

Milano, 30 agosto 2015 -  "Il mio paese e' stato tra i primi al mondo a centrare gli Obiettivi del Millennio, in particolare il primo: abbiamo ridotto del 50% le persone che hanno fame". Senza mal celato orgoglio il vice ministro degli Esteri del Venezuela, Alejandro Fleming, in occasione del National Day del Venezuela che si e' celebrato a Expo di Milano, ha voluto porre l'accento sui risultati della "rivoluzione bolivariana condotta dal comandante Ugo Chavezora proseguita da Nicolas Maduro".

La partecipazione del Venezuela a Expo e' incentrata nell'evidenziare come l'alimentazione vada oltre le necessita' biologiche e sia, invece, rivendicata come diritto umano e una conquista sociale.  "La rivoluzione guidata da Chavez, e consolidata da Maduro - ha spiegato il vice ministro degli Esteri - ha dato una risposta ai bisogni del popolo. E' stata, anche, una rivoluzione alimentare e grazie a questo il Venezuela ha fatto grandi progressi. Per noi l'alimentazione e' un diritto umano, non solo un'esigenza biologica". Gli obiettivi che si pone il Venezuela con la sua partecipazione a Expo sono diversi, ma tutti legati al cibo e alla sicurezza alimentare. Innanzitutto mostrare le abitudini e le tradizioni culinarie delle otto regioni geografiche, dal processo della semina di riso, mais, avena, manioca, ocumo e patata dolce, nonche' la cultura della tavola tipica venezuelana. Ma non solo. Fleming ha spiegato che il suo paese vuole rendere visibili i risultati ottenuti in materia di nutrizione e sicurezza alimentare riconosciuti internazionalmente dai diversi organismi internazionali specializzati, dando particolare risalto al riconoscimento della Fao per aver raggiunto l'obiettivo della "fame zero" nel paese. Il Venezuela ha indirizzato il suo modello di sviluppo agricolo verso sistemi sostenibili. "Il 62% delle entrate del paese - ha detto Fleming - vengono indirizzati verso i piu' vulnerabili. La rete pubblica di distribuzione degli alimenti soddisfa il 30% della popolazione e ha avuto riconoscimenti internazionali". 

Lo spazio espositivo del Venezuela offre al visitatore l'opportunita' di degustare i prodotti tipici del paese di piu' alta qualita', dal caffe' al cioccolato prodotto con uno dei migliori cacao al mondo, il cibo come capacita' di accoglienza. "La principale ricchezza del Venezuela - ha ricordato Fleming - e' il suo popolo. E per questo che porto il saluto fraterno del presidente Maduro al governo italiano e al popolo italiano. Maduro ha garantito la continuita' della visione di Chavez: nuova spinta alla produzione agricola e questo e' in perfetta sintonia con il tema di Expo e per noi la sicurezza alimentare e' al centro delle nostre politiche". La delegazione venezuelana e' stata accolta dal commissario generale di Expo, Bruno Antonio Pasquino, che ha voluto ricordare l'amicizia tra Italia e Venezuela dove "vivono 1,5 milioni di persone di origini italiane, che hanno un passaporto italiano" e ha sottolineato come si "possono fare riforme di sostanza nelle rispetto delle esigenze di tutti". Al termine della cerimonia dell'alzabandiera, con l'esecuzione degli inni nazionali, si e' svolta una grande parata multiculturale, a cui hanno partecipato 200 tra ballerini e musicisti, negli abiti tradizionali di molti paesi del Sud America, che hanno raggiunto il padiglione venezuelano. 

Fonte Agi