Milano, 18 maggio 2014 - L’ex funzionario del Pci Primo Greganti «è uno che governa le coop rosse che, al momento, performano male su Expo e quindi lui è il martello che le fa rigare». Questa descrizione del presunto ruolo del «Compagno G» nella cosiddetta cupola degli appalti è contenuta in un sms inviato il 12 febbraio scorso dall’ormai ex manager di Expo 2015 spa, Angelo Paris, finito in carcere, a «tale Massimiliano Riva» e contenuto in un’informativa della sezione pg della Gdf agli atti dell’inchiesta dei pm milanesi Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio.

Paris scrive, come segnala la Gdf, a Riva un primo sms: «Ne ho parlato ieri con Primo Greganti, il partito si spacca». Poi un altro sms: «Sai chi è Primo Greganti? Uno che conta in quel mondo». E Riva gli scrive: «Ma hai a che fare con Primo Greganti? Perché?». E Paris: «Perché è uno che governa le coop rosse che, al momento, performano male su Expo e quindi lui è il martello che le fa rigare. Ma hai capito che dimensione c’è in ballo su Expo?».

E infatti dalle carte emerge che un’altra società cooperativa legata a Primo Greganti avrebbe lavorato «nel sito di Expo 2015» e, in particolare, in un appalto diverso da quelli già emersi nell’inchiesta sulla presunta cupola, quello per la realizzazione della cosiddetta «Piastra» per l’Esposizione Universale. E’ quanto emerge da un’informativa della Gdf di Milano nella quale si legge che la stessa coop, la Viridia S.C. di Settimo Torinese, sarebbe stata anche «interessata alla realizzazione della Città della Salute» e «agli appalti» di Sogin, società pubblica che si occupa di smaltimento di scorie nucleari.

Nell’annotazione della sezione pg della Finanza del 29 dicembre 2013 compaiono, tra l’altro, una serie di intercettazioni nelle quali il «Compagno G» parla con Fernando Turri, rappresentante legale di Viridia, coop attiva dal ‘92 e che opera nei settori delle costruzioni, della «produzione di energia elettrica» e nella «rimozione di amianto». Turri, secondo la Gdf, «avrebbe partecipato» anche a un incontro, il 20 dicembre 2013, con Greganti e con l’allora manager di Expo 2015 spa, Angelo Paris, finito in carcere.

I finanzieri scrivono che la coop Viridia ha «svolto dei lavori nel sito di Expo 2015, verosimilmente in qualità di consorziata del Consorzio Veneto Cooperativo» che era nel gruppo di imprese che si aggiudicò la gara.