Da Pioltello a Segrate: la secessione è possibile

Al Malaspina raccolte già 200 firme di favorevoli

Andrea Da Dalt

Andrea Da Dalt

Pioltello (Milano), 2 aprile 2015 - E' scoppiata la voglia di secessione al quartiere Malaspina, oltre 200 residenti hanno avviato le pratiche per chiedere l’annessione a Segrate. È una valanga che rischia di travolgere Pioltello quella spuntata al Malaspina, un piccolo quartiere isolato dal resto della città, dove 512 persone vivono da nove anni senza servizi, negozi, scuole e collegamenti con i mezzi pubblici. La proposta lanciata dall’Associazione dei residenti sta assumendo una forma concreta e, in poche settimane, quella che sembrava una provocazione sta cominciando a fare tremare i polsi al mondo della politica. Su 380 abitanti maggiorenni, quindi aventi diritto al voto in un eventuale referendum locale, sono già 200 quelli che hanno firmato la petizione.

C’è tempo un anno per sbrigare le lunghe pratiche burocratiche da inviare in Regione, la proposta di secessione dovrà essere infatti consegnata al Pirellone entro il 1° marzo 2016, poi saranno gli uffici regionali a verificare se esistono i presupposti per innescare l’iter del referendum. "Stiamo raccogliendo le firme per tastare il polso degli abitanti – spiega Andrea Da Dalt, presidente dell’Associazione Residenti Malaspina -, in pochi giorni abbiamo raccolto 200 adesioni ma contiamo di aumentare il numero dei sostenitori. Quando avremo la certezza che la maggioranza dei residenti sono favorevoli all’annessione a Segrate, chiameremo un notaio per certificare le firme. Non ci fermiamo, da troppi anni nessuno a Pioltello si occupa di noi, sono cambiati i colori politici dell’Amministrazione ma nessuno pare intenzionato ad aiutarci". Il problema del Malaspina è da sempre legato alla mancanza di trasporti, all’assenza di servizi e di un collegamento sicuro tra il Malaspina e le scuole di San Felice, frequentate ogni giorno da 60 bambini pioltellesi.

"È insostenibile – continua Da Dalt - e l’annessione a Segrate è un sogno realizzabile. Stiamo valutando la questione con un avvocato specializzato in diritto amministrativo, ma per quanto ne sappiamo basterebbe indire un referendum tra gli abitanti della località Malaspina, senza coinvolgere altri quartieri di Pioltello. Abbiamo bisogno della maggioranza semplice dei residenti, ovvero 191 voti, una quota che abbiamo già superato".