Melzo, corsa contro il tempo per salvare i tigli

Cittadini schierati in viale Gavazzi e i grillini portano la causa a Roma

Residenti e pentastellati

Residenti e pentastellati

Melzo (Milano), 22 luglio 2016 - Non è ancora detta l’ultima parola sulla fine dei tigli di viale Gavazzi. Ieri mattina una quarantina di cittadini ha circondato di nuovo le piante, per proteggerle dagli operai che dovrebbero abbatterle per fare posto a 300 metri di ciclabile, pagata da Teem. «Un’opera di compensazione per la nuova tangenziale, suona come una beffa», dicono i paladini del verde, decisi a non mollare la presa. Mentre una delegazione è stata ricevuta dal commissario Cristiana Cirelli. «Siamo profondamente delusi dall’incontro, abbiamo ricevuto pressioni psicologiche per smettere il presidio».

Tensione alle stelle, dunque, sull’ultima «battaglia di civiltà» nata dal basso. In strada, anche Stefano Palilla dei 5 Stelle. «Ci aspettavamo un atteggiamento più morbido delle autorità. Lo Stato decide e noi dobbiamo obbedire senza aprire bocca. Come se non contassimo nulla». «Il commissario ci ha invitato a non creare tensioni inutili», racconta chi era presente al summit. «Il Palazzo sta vagliando anche i commenti alla vicenda comparsi sui social. Ci è stato detto che sono troppo pesanti».

Dal suo blog interviene pure l’ex sindaco Antonio Bruschi. Che ha scelto la ciclabile contestata «fra diverse opzioni possibili», ricorda Palilla. «Ma con tutto quello che ho fatto a salvaguardia del verde, avrei potuto avere come obiettivo l’abbattimento degli alberi?», dice il primo cittadino caduto sul bilancio. La risposta è implicita per lui: no. Ma gli attivisti puntano l’indice sulla sua amministrazione, che trattò coi tecnici Teem, aperti a ogni soluzione.

Lunedì il commissario incontrerà i progettisti dell’autostrada per definire i dettagli, poi il cantiere aprirà. Quindi i tredici esemplari verranno abbattuti. «Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi», annuncia Palilla. È scattata subito la corsa contro il tempo che porterà il caso dei tigli molto lontano. A Roma, dove la vicenda rimbalzerà in aula, tramite interrogazione. E poi anche in Regione. «Abbiamo poco tempo – dicono i manifestanti – per salvare i nostri alberi siamo disposti a ricorrere a ogni mezzo».

I parlamentari 5 Stelle si sono messi a disposizione della causa, le prossime ore saranno decisive. «Il commissario ha parlato di piante malate, ma quando abbiamo chiesto se ci fosse la perizia di un agronomo, la risposta è stata no. Quindi tronchi e fronde restano dove sono. La pista può essere fatta lo stesso». Cirelli ha accennato anche a possibili danni che potrebbero derivare dai ritardi nell’esecuzione dell’opera avanzati da altri Comuni, legati a Melzo da un fitto reticolo di contropartite per aver sacrificato un pezzo di territorio alla nuova tangenziale. Ma i residenti-ecologisti sono scettici: «La ciclabile riguarda solo noi, non c’è nessun effetto domino che ci risulti».