Segrate, Città Metropolitana "boccia" la variante del Pgt

Lo spostamento delle volumetrie in eccesso sul centro commerciale Westfield non piace a Palazzo Isimbardi. Centrodestra all'attacco: "Il sindaco si dimetta"

Il rendering del centro commerciale Westfiled

Il rendering del centro commerciale Westfiled

Segrate (Milano), 17 gennaio 2017 - La variante del Pgt non piace alla Città Metropolitana. Lo spostamento delle volumetrie in eccesso sull’area dell’ex dogana, dove presto sorgerà il centro commerciale della Westfield, non sembra essere gradito dai vertici di Palazzo Isimbardi, che hanno rispedito il piano al mittente con delle osservazioni di merito. E l’opposizione alza le barricate: "La Città Metropolitana bacchetta la giunta Micheli: il Pgt è tutto da rifare".

"La proposta di spostare la volumetria dei vari ambiti di trasformazione sul centro commerciale Westfield (aumentandolo di 100mila metri quadrati) è bocciata dalla Città Metropolitana, che sottolinea che l’aumento di superficie proposta non è coerente con quanto previsto nell’accordo di programma vigente e pertanto chiede di uniformare le previsioni del Pgt alle previsioni dell’accordo di programma, modificando tutte le schede degli ambiti di trasformazione", dicono con voce unanime i gruppi consiliari di Forza Italia, Alessandrini per Segrate e Partecipazione.

"È un disastro. Quello che avrebbe dovuto essere il pilastro della nuova politica segratese, - continuano - si è sgretolato sotto le osservazioni della Città Metropolitana, amministrata dal centrosinistra esattamente come Segrate. In pratica è tutto da rifare". L’ultimo Pgt era stato annullato dal Tar nel 2014 e il sindaco ne aveva fatto un cavallo di battaglia per la campagna elettorale. Nei mesi scorsi, il Consiglio comunale ha adottato la variante che ha di fatto spostato una parte delle volumetrie residue del Centroparco e del Golfo agricolo nella zona dell’ex dogana.

"Le osservazioni della Città Metropolitana non cambiano nulla - spiega Bruno Barsanti, capogruppo del Pd -, le valuteremo insieme a quelle che hanno inviato i cittadini e gli altri enti superiori. Entro metà febbraio porteremo il piano in consiglio per l’approvazione definitiva. Le volumetrie sono ancora work in progress, saranno definite nelle prossime settimane". Il centrodestra, intanto, chiede la testa di Micheli: "Si dimetta! La tanta sbandierata riduzione del consumo di suolo sembra essere rimasta solo una promessa".