Gorgonzola, Piano di governo verso l’adozione

Il sindaco Angelo Stucchi: "Nascerà il polo dell’agroalimentare"

Produzione del formaggio(Foto archivio)

Produzione del formaggio(Foto archivio)

Gorgonzola (Milano), 12 agosto 2017 - Piano di governo del territorio, a tutta dritta verso l’adozione, "sarà il nostro impegno principale di fine mandato". Come punta di diamante, la previsione del polo dell’agroalimentare sostenibile sulle aree a nord: "È la scommessa cui è legato lo sviluppo futuro della città". Così il sindaco Angelo Stucchi, ormai entrato nel suo ultimo anno di mandato. In un clima politico ancora fluido e con una sola candidatura ufficiale in campo, quella di Ilaria Scaccabarozzi per Insieme per Gorgonzola che promette partecipazione e uno stop totale alla cementificazione.

"Mi sembrano proclami poco realistici – dice il sindaco in carica –. Noi lavoriamo per uno sviluppo sostenibile ma indispensabile. In più, abbiamo organizzato più momenti di confronto e partecipazione noi che chiunque altro". Un esempio, i tavoli preliminari al Pgt, organizzati nell’ambito del progetto Gorgonzola 2030, dedicato nello specifico al futuro delle aree a nord. La variante al Pgt dovrà recepire le indicazioni, e superare, con l’adozione, il pgt firmato dall’amministrazione Baldi. "Io non so dire ora – dice Stucchi – se il centrosinistra esprimerà il futuro sindaco, se sarò io o un altro. Una cosa però è certa: l’amministrazione di centrodestra che ci precedette approvò un Pgt che risulta oggi realizzato in una parte minima: la sola parte che riguarda il comparto 6, peraltro al momento in gravi difficoltà causa crisi. Noi abbiamo scelto di lavorare in modo diverso, e progettiamo un Pgt che guarda a un vero sviluppo futuro della città".

Il polo dell’agroalimentare, battezzato nei progetti come "Incubatore agroalimentare": una vasta porzione di territorio, che abbraccerà le aree a nord della metropolitana dalla periferia ovest al centro sino a cascina Antonietta e alla Teem, interamente dedicata a insediamenti collegati alla vocazione produttiva alimentare e casearia locale. "È un’indicazione che è uscita con chiarezza dai tavoli di lavoro, e un’ipotesi che abbiamo già articolato nel dettaglio. Pensiamo a uno sviluppo sul fronte produttivo, ma anche a importanti interventi sperimentali, come quello di realizzare nuovi orti didattici sempre a ridosso della metropolitana, da affidare agli studenti dell’Accademia Formativa. Anche l’istituzione dell’indirizzo agrario all’Istituto Argentia guarda in questa direzione. Nell’ipotizzare lo sviluppo di Gorgonzola nei prossimi anni, partiamo da quella che è una autentica vocazione territoriale: non è un caso che nella nostra città negli ultimi anni siano fiorite realtà come quelle della Fiera del Gorgonzola o del museo diffuso, che raccontano le nostre origini".