Carugate, piano bis in aula sul raddoppio del Carosello

Il sindaco Maggioni rompe gli indugi. E il progetto bis sbarca in aula, giovedì alle 20.30 tra le polemiche

Una delle vecchie manifestazioni sul Carosello bis

Una delle vecchie manifestazioni sul Carosello bis

Carugate (Milano), 22 gennaio 2017 - Il sindaco di Carugate rompe gli indugi. E dopo la tournée per presentare il nuovo raddoppio del Carosello, il progetto bis sbarca in aula. Giovedì alle 20.30 la maggioranza guidata da Luca Maggioni proporrà ai consiglieri di votare un nuovo atto di indirizzo, che, se passasse, - ma l’esito è a tutti gli effetti scontato, - riavvierebbe l’iter della pratica, arenata da due anni. Porterebbe, cioè, alla richiesta in Regione, alla quale spetta l’ultima parola sui nuovi 31mila metri quadrati di gallerie e negozi in più che Eurocommercial, proprietaria dello store, vorrebbe realizzare, di avviare i lavori per l’Accordo di programma. Passaggi obbligati, uno legato all’altro, densi di significato.

Erano nell’aria, come suggerivano le consultazioni a tutto campo sull’intervento rivisto, portate avanti dal primo cittadino e dagli assessori dal 3 novembre, data in cui il «Piano B» è stato depositato in Comune. L’amministrazione ha ascoltato commercianti, cittadini, associazioni, prima di decidere. L’operazione porterebbe 15 milioni nelle casse municipali (idem a Cernusco, sul quale insiste parte dell’ampliamento e che sarà chiamato a votare a sua volta un altro atto di indirizzo dopo la revoca di quello vecchio) fra oneri, opere di compensazione e viabilistiche.

«Siamo sempre stati contrari al modo in cui l’ex giunta ha calato il raddoppio sulla testa della gente, non all’operazione in sé», ha spiegato Maggioni in queste settimane. «Vogliamo capirla a fondo, sviscerarla con famiglie e operatori e poi scegliere per il bene della comunità», annunciava prima di Natale. E dopo aver tastato il polso a tutti, ha deciso: si può fare. I benefici, per lui, superano i problemi. Anche se le criticità non mancano: il traffico, in primis. «Non sappiamo se la ricetta della proprietà risolverà davvero la questione. Chiederemo studi a esperti per chiarire uno dei punti più delicati della partita».

Tra le novità, c’è la possibilità di acquisire non solo aree verdi da mantenere tali come nel vecchio piano, ma anche spazi dismessi da recuperare e destinare a servizio dei cittadini, «interi rioni riqualificati potrebbero tornare nella piena disponibilità dei carugatesi», precisa il sindaco. E poi c’è il nuovo collegamento tra il parco urbano del Carosello e la città tramite sovrappasso o sottopasso.

Il tesoretto portato in dote dal supermercato – 4 milioni e mezzo cash, il resto in opere – non ha mai tentato i contrari. Un battaglia trasversale, portata avanti dalle forze di minoranza dei due comuni, pronte di nuovo ad alzare la voce, «per dire no all’affare». Roberta Ronchi (Lega, Carugate) e Claudio Gargantini (Persona e Città, Cernusco) sono i volti della protesta (nella foto in alto, un presidio). Carugate in Movimento, altra forza di opposizione, è intenzionata, invece, a lanciare un referendum sulla questione. Accanto a partiti e movimenti, il Comitato Salviamo il Parco degli Aironi. C’è già chi dice che in Consiglio voleranno gli stracci.