Melegnano, Legambiente lancia le proposte “verdi” ai candidati delle amministrative

Bisogna recuperare le aree dimesse, da quella del Consorzio Agrario alla ex filanda. E a San Donato è opportuno rilanciare la stazione delle biciclette

Alessandro Meazza, presidente della locale sezione  di Legambiente

Alessandro Meazza, presidente della locale sezione di Legambiente

Melegnano (Milano), 13 aprile 2017 - A Melegnano bisogna recuperare le aree dimesse, da quella del Consorzio Agrario alla ex filanda. A San Donato è opportuno rilanciare la stazione delle biciclette e fare un censimento sulla qualità dell’aria. A Dresano è importante promuovere nuove campagne informative per favorire la corretta raccolta dei rifiuti. Il circolo locale di Legambiente lancia una serie di proposte ai candidati sindaci dei Comuni che vanno al voto, sperando che i politici possano raccogliere la sfida e inserire i temi di carattere ecologico-naturalistico nei propri programmi.

Come annuncia il presidente locale del sodalizio Alessandro Meazza, gli argomenti evidenziati saranno il filo-conduttore di una serie d’incontri pubblici, che verranno promossi nei singoli territori, per un confronto tra i candidati. Nella loro disamina, gli esponenti dell’associazione hanno individuato sette macro-aree oggetto d’interesse: consumo di suolo, efficienza energetica, mobilità, conservazione dei beni culturali, gestione dei rifiuti, Parco Sud e fiume Lambro.

All’interno di questi comparti, si è cercato d’isolare alcune priorità. A Melegnano, ad esempio, il consumo di suolo zero dovrebbe tradursi nel recupero dei siti dismessi, mentre il tema della mobilità dovrebbe declinarsi nella pedonalizzazione del centro storico e nell’attivazione di un bus-navetta per collegare fra loro i punti nevralgici del territorio, dal Comune alle scuole fino al vicino ospedale. Ancora. Urge valorizzare gli edifici storici, dal castello mediceo alla palazzina Trombini, e fare pressing sulla Regione per il mantenimento e il potenziamento della linea ferroviaria S12.

Uno sguardo a San Donato, dove si chiede la diminuzione delle volumetrie previste nei piani edilizi De Gasperi e Pratone. Non solo. Legambiente invita a tenere sotto controllo l’impatto che si avrà con la creazione del nuovo palazzo dell’Eni e del nuovo albergo oltre l’autostrada; segue l’appello ad evitare la realizzazione della bretella Paullese-Monticello, anche in considerazione dell’esistente area gattile. Prioritaria, per gli ecologisti, l’istituzione di una fermata ferroviaria a Poasco.

Ai candidati di Dresano si chiede di completare l’iter già avviato dal Comune per l’ottimizzazione dell’illuminazione pubblica e di sensibilizzare la popolazione a un corretto conferimento dei rifiuti, anche allo scopo di combattere gli scarichi abusivi. Sul fronte del Parco Sud, è imprescindibile la tutela e il rilancio dei beni rurali e naturalistici, dal Mulino Vecchio a Cascina Belpensiero. Alla futura classe politica si domanda anche la creazione di due parchi, a seguito della recente urbanizzazione di altrettanti lotti.