Cernusco, nel Duomo di Monza l’addio a Gargantini

Tanta commozione ai funerali dell'imprenditore che si è suicidato lunedì mattina

L’arrivo del feretro

L’arrivo del feretro

Cernusco sul Naviglio (Milano), 24 maggio 2015 - "Chiediamo a Dio di superare lo smarrimento". Così l’arciprete di Monza Silvano Provasi ha iniziato l’omelia di saluto a Paolo Gargantini, l’imprenditore ed ex assessore comunale di Monza che lunedì scorso si è sparato alla testa nei suoi uffici di Cernusco. Una morte inspiegabile per parenti e conoscenti, che hanno partecipato in massa alle esequie. La delegazione, partita dal Naviglio e approdata nel Duomo del capoluogo brianzolo, ha portato con sé il ricordo di un giovane brillante, "affabile e gentile", che, inspiegabilmente, ha messo fine alla sua vita dopo un caffè al bar con un amico. L’indagine di rito ha concluso che si tratta di un suicidio. Pare che per Gargantini, dopo la chiusura della Manifattura di famiglia a Bernareggio nel 2006, una lunga carriera ai vertici dei giovani industriali, erano cominciati i guai finanziari. L’ex assessore Pdl alle Attività produttive ha lasciato moglie e due figli giovanissimi e la San Marco srl, la ditta commerciale che si occupa di realizzazione e di vendita di piumini d’oca aperta negli ultimi anni. Al funerale, in fascia tricolore, anche il sindaco di Monza Roberto Scanagatti.