«Non dormo da due anni». Esasperato dal rumore lancia bottiglie in strada

Gorgonzola, scarico merce davanti al fruttivendolo. Il residente si sveglia e lancia una bottiglia di vetro, ruggini vecchie di anni di Monica Autunno

L’ortolano Salvatore S. nel suo negozio di via Colombo a Gorgonzola: gli inquilini del condominio di fronte si lamentano per l consegne in orari non consentiti

L’ortolano Salvatore S. nel suo negozio di via Colombo a Gorgonzola: gli inquilini del condominio di fronte si lamentano per l consegne in orari non consentiti

Gorgonzola, 26 febbraio 2015 - Lo scarico merci davanti all’ortofrutta tiene svegli i residenti, uno di loro esasperato perde la testa: lancio di bottiglie in strada all’alba per rabbia. Ora il negoziante annuncia denunce: «Peggio che nel Bronx, poteva finire male: ora vado fino in fondo». Ma molti residenti difendono a spada tratta l’inquilino autore del gesto: «Ha agito per rabbia, ma qui siamo esasperati».

Sul posto, davanti a un condominio della via Colombo, zona ovest della cittadina, sono intervenuti in nottata i carabinieri, che hanno raccolto testimonianze. Una cosa sicura è che l’episodio da Far West della notte scorsa è il culmine di una ruggine vecchia di anni. Oggetto, l’andirivieni notturno e all’alba del camion e dei mezzi per lo scarico delle merci davanti a un negozio di ortofrutta che affaccia su strada al pianterreno. La normativa è quella corrente: niente operazioni di scarico per la strada prima del mattino.

Sul rispetto o meno della regola, versioni diverse. Ieri intorno alle 5 e mezza, la sequenza bollente: i mezzi che scaricano, e Giovanni, l’inquilino del primo piano, che si affaccia alla finestra per protestare per l’ennesima volta. Nessuno lo ascolta, lui perde la calma: afferra un paio di bottiglie di vetro dal bidoncino casalingo della differenziata, e le scaglia al suolo, colpendo il marciapiede poco lontano dal camioncino. Nessuno si fa male, per fortuna. Il giorno dopo Salvatore S., il fruttivendolo, è al lavoro dietro il banco. Infuriato. «Rumori notturni? Ma quali. E comunque, vogliamo giustificare per qualsiasi ragione una persona che si mette a lanciare bottiglie dalla finestra mirando al camioncino? In strada c’era un mio dipendente, potevano anche ammazzarlo. Guardi là, ci sono ancora i vetri per terra. Vado fino in fondo. Adesso lo dico chiaro, di queste persone io ho paura».

Nel pomeriggio torna dal lavoro Giovanni. Attorno a lui alcuni amici della via. «Non volevo colpire nessuno. Ho sbagliato. Ma non ne possiamo più. Non dormo da due anni, ho bambini piccoli: il fracasso inzia alle tre di notte, camion, muletti, elevatori. Ho chiesto ancora una volta rispetto, non mi guardavano nemmeno». E ora? «Il negoziante farà i suoi passi, noi i nostri - così alcuni residenti - : una raccolta di firme, e un esposto ai vigili». monica.autunno@ilgiorno.net