Torre de’ Busi vuole lasciare Lecco: "Dalla Provincia solo tagli"

Un referendum sostenuto dal Comune per tornare con Bergamo di VLADIMIRO DOZIO

Il sindaco di Torre De' Busi Eleonora Ninkovic (Cardini)

Il sindaco di Torre De' Busi Eleonora Ninkovic (Cardini)

Torre De' Busi, 16 maggio 2016 - Continua il percorso del Comune di Torre De’ Busi per tornare in provincia di Bergamo. Nei giorni scorsi è ufficialmente partita la raccolta firme, da parte del nuovo «Comitato per la tutela del territorio», con il consiglio comunale che ha «bocciato» il documento elaborato dalla conferenza dei sindaci. Documento nel quale si sostiene l’unitarietà degli attuali confini provinciali e la volontà di unirsi a Lario e Brianza. «L’obiettivo - ha spiegato la presidente Sara Beloli - è quello di raggiungere le 850 firme, pari al 50%+1 dei votanti». La risposta della popolazione è stata immediata. «Domenica, in poche ore, hanno firmato 80 cittadini», ha spiegato il sindaco Eleonora Ninkovic. La legge prevede che siano raccolte almeno 500 firme, «ma noi puntiamo a raggiungere la maggioranza assoluta degli elettori: dopo di che il consiglio avrà 30 giorni per recepire quanto richiesto dai nostri cittadini».

Il passaggio successivo sarà quello di inviare al Parlamento la richiesta di modifica della legge, che stabilisce gli attuali confini provinciali, per essere annessi a Bergamo. In merito si sono già mossi i primi passi. È stato riconosciuto ufficialmente il Comitato il cui direttivo è composto dal presidente Sara Beloli, dal vice Umberto Spreafico, dal segretario Mara Campobasso e dal vicesegretario Valentina Carenini. Mentre la raccolta firme prosegue, anche la politica si è messa in moto, respingendo l’Odg a firma di Flavio Polano, che indicava come scelta di Lecco quella di unirsi a Como e Monza, oppure solo a Monza.

«La provincia, che è un ente di secondo livello, ci chiede di votare un suo documento. Noi invece faremo proprio il contrario: prima ascolteremo i nostri cittadini, e poi agiremo seguendo la strada che ci diranno loro», ha ribadito il primo cittadino. Polano chiede unitarietà nella nuova area vasta, senza nemmeno saper dire quale sarà». Già nel 1991 il 76% dei residenti a Torre aveva bocciato, al referendum, l’ingresso nella nascitura Provincia. Un’indicazione poi non recepita. «Abbiamo vissuto - ha aggiunto Ninkovic - 21 anni con Lecco, e abbiamo visto quali sono stati i risultati: non abbiamo nemmeno lo sfalcio dell’erba sulle strade provinciali che portano a Valcava, e in caso di nevicate non vengono pulite, preferendo emettere un’ordinanza per divieto di transito. Ci hanno anche tagliato il trasposto, definendoci “rami secchi”. Allora è meglio tornare a essere quello che si era».