Introbio, il cuore della Valsassina per Margherita

In centinaia alla serata per raccogliere fondi per la ricerca sulla sindrome di Rett, la malattia rara di cui è affetta la piccola

La piccola Margherita

La piccola Margherita

Introbio, 30 luglio 2015 - Il cuore della Valsassina sta tutto nelle centinaia di persone che l’altra sera hanno riempito il centro di Introbio, per l’occasione chiuso al traffico. In tantissimi hanno risposto all’invito dei commercianti del paese che hanno organizzato una serata benefica insieme ai genitori di Margherita, la bimba di due anni a cui da un mese è stata diagnosticata la sindrome di Rett.

In piazza Cavour si è parlato di questa grave malattia neurologica che colpisce in genere una bimba su 10mila e provoca gravi ritardi nell’acquisizione del linguaggio e della coordinazione motoria

Mamma Giuditta raccontato la sua esperienza: dai primi sintomi ai quali nessuno riusciva a dare una spiegazione medica, a mesi di continue visite senza una risposta e con mille angosce, sino alla diagnosi all’ospedale Maggiore di Parma giunta un mesetto fa. Un racconto che ha commosso le tante persone che hanno risposto alla serata il cui scopo è stato innanzitutto quello di informare e, soprattutto, poi di raccogliere fondi per la ricerca sulla sindrome che prende il nome da Andreas Rett, il professore di origine austriaca, che per primo la descrisse nel 1966. Sull'aspetto scientifico della malattia ha dato un contributo in prima persona la professoressa Nicoletta Landsberger, responsabile del progetto di ricerca al San Raffaele di Milano. «Al di là degli aspetti scientifici però - ha spiegato - da madre vi dico che è soprattutto importante far sì che i genitori dei bimbi colpiti non si sentano soli nella battaglia contro questa malattia, che comunque implica uno sforzo giornaliero».

I genitori  di Margherita soli non lo sono senz’altro a giudicare appunto dal commovente affetto dimostrato loro l’altra sera dalle centinaia di persone che hanno risposto all’invito dei commercianti. Lo ha sottolineato nel suo intervento anche il sindaco Adriano Airoldi che, pure lui molto emozionato, ha voluto «ringraziare tutti per la vostra generosità dimostrata questa sera». Una generosità che si è tradotta nella seguitissima pesca di beneficenza con i più piccoli impegnatissimi tra una seduta con il «truccabimbi» e l’affascinante spettacolo dei clown, nonché una capatina al banco dei dolci tra zucchero filato e pop corn.