Introbio, i giudici salvano la cascata della Troggia

Introbio, bocciato il ricorso della società che voleva realizzare una centralina

Uno scorcio dell’area della cascata

Uno scorcio dell’area della cascata

Introbio (Lecco), 27 marzo 2017 - La cascata della Troggia di Introbio è salva. I giudici del Tribunale superiore delle acque di Roma hanno cassato il ricorso presentato dai vertici della Srl con sede in Lussemburgo «Energia valsassinese» contro la decisione dei funzionari dell’amministrazione provinciale di negare l’esproprio dell’area per realizzare una centrale idroelettrica. Il progetto avrebbe prosciugato almeno in parte il torrente che nella zona della conca di Biandino compie un salto di un centinaio di metri, in uno spettacolo naturale di spruzzi, nebbia e vapore. La vicenda, abbastanza complessa, risale al 2010, quando i rappresentanti della società con sede nel Granducato inviano in Regione la richiesta di costruire l’opera idroelettrica.

L’istanza dal Pirellone viene poi girata agli amministratori locali per un parere geologico. Inizialmente dal Comune e da Villa Locatelli vengono rilasciati i nulla osta necessari, salvo poi, nel 2014, ventiquattro mesi più tardi, assistere ad un netto contrordine, sia per l’opposizione dei soprintendenti dei Beni paesaggistici, sia per il cambio di politici in seguito alle elezioni all’interno dei due enti. L’istruttoria si chiude così con un «provvedimento di diniego dell’autorizzazione unica concernente l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio nonché la dichiarazione di pubblica utilità».