A ruba i biglietti dei Coldplay, denunce e rivolta sui social

Polverizzati 100mila ticket. Nel mirino i siti di rivendita

Coldplay

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Milano, 8 ottobre 2016 - Cinque minuti per polverizzare 100mila biglietti. Il forte sospetto che gran parte di quei ticket sia stata riversata nei canali (non autorizzati) di rivendita on line. E la polemica che monta sui social tra i fan esclusi dalla due giorni di concerti dei Coldplay a San Siro, in programma il 3 e il 4 luglio dell’anno prossimo. In realtà, fino a ieri mattina la data era una (il 3), ma la vendita-lampo dei 50mila tagliandi a disposizione ha spinto il promoter Live Nation – che evidentemente aveva previsto l’assalto – a raddoppiare l’evento, aggiungendo quasi in tempo reale una seconda esibizione 24 ore dopo la prima.

Peccato che il copione non sia cambiato di una virgola: biglietti cannibalizzati in un amen. Immediata è scattata la levata di scudi dei seguaci di Chris Martin e compagnia. Con due bersagli nel mirino. Il primo: la prelazione accordata ai possessori di una determinata marca di carta di credito. Il secondo: la convinzione che una buona fetta di quei tagliandi sarebbe ricomparsa sui portali di secondary ticketing. E in effetti così è stato: ieri pomeriggio, indirizzi ormai conosciutissimi come viagogo.it e seatwave.it avevano in bella mostra decine di biglietti per i Coldplay a prezzi decisamente più elevati rispetto a quelli di listino (166 euro per un posto al terzo anello verde del Meazza che ne dovrebbe costare 46).

C’è chi l’ha buttata sul ridere, lanciando su Facebook la campagna "ascoltare il concerto dei Coldplay dal parcheggio (Evento poveri)". E c’è chi invece l’ha presa molto seriamente, lanciando una petizione su Change.org indirizzata a Polizia di Stato e Guardia di Finanza: "Stop ai bagarini on line", l’eloquente titolo. Dal canto suo, il Codacons ha annunciato la presentazione di un esposto in Procura: "Non sorprende tanto il sovraccarico del sito TicketOne al momento dell’apertura delle pre-vendite. Quel che sorprende è che alcune agenzie siano riuscite ad accaparrarsi migliaia di biglietti mentre il pubblico poco o nulla". Dura presa di posizione anche da parte di Altroconsumo, che ha inviato all’Antitrust una segnalazione di pratica commerciale scorretta nei confronti di TicketOne: "Già dopo pochi minuti dall’apertura della vendita, i biglietti risultavano esauriti e durante tutta la fase di scelta il sito presentava difficoltà di accesso e navigazione".

Nell'istanza all’Authority, l’associazione chiede di "mettere in atto strumenti e misure necessarie per evitare che migliaia di biglietti siano acquistati e successivamente rivenduti anche a prezzi spropositati su circuiti secondari". Da Live Nation fanno sapere che le date resteranno comunque due e che sono già state adottate contromisure come il limite di 4 biglietti acquistabili da una sola persona. Contromisure finora vane.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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