Notte bianca e polemiche: residenti e pub in guerra per la musica alta

Fracasso o musica? Riposo o feste? È il dilemma estivo che in questi giorni si fa più pressante, in vista della notte bianca del prossimo 11 luglio, dove però gli organizzatori hanno comunque già preso posizione: sì al divertimento, no al fracasso di Pier Giorgio Ruggeri

I tavolini all’aperto dell’American Bar

I tavolini all’aperto dell’American Bar

Crema, 3 luglio 2015 - Fracasso o musica? Riposo o feste? È il dilemma estivo che in questi giorni si fa più pressante, in vista della notte bianca del prossimo 11 luglio, dove però gli organizzatori hanno comunque già preso posizione: sì al divertimento, no al fracasso. Fino a mezzanotte. «Lo scorso anno – dicono i fratelli Claudio e Massimo Granata, titolari dell’American Bar, in via XX Settembre – la notte bianca andava avanti fino alle 2. È vero che bisogna avere rispetto di tutti, ma è possibile e anche necessario trovare un accordo. Basta pensare che a noi la notte bianca costa tra tutto circa 400 euro e difficilmente riusciremo a rientrare dalle spese perché se è vero che la festa comincia alle 19, con il caldo che fa, nessuno esce prima delle 22.

Alle 23 bisogna abbassare i decibel e alle 24 tutto è finito. Non ci sembra molto logico. Sarebbe invece stato più intelligente lasciare la musica a basso volume fino alle due di notte». Sull’onda dei due baristi di via XX Settembre, anche molti altri esercizi, alcuni dei quali devono recitare il mea culpa perché è proprio a causa del continuo alto volume della musica che va avanti fino a notte inoltrata, nonostante le proteste dei vicini, se il Comune ha preso decisioni drastiche. «Ho chiamato molte volte le forze dell’ordine perché è impossibile dormire prima delle due di notte – si lamenta qualcuno su Facebook – ma non è venuto nessuno e questo non è giusto».

In città esiste una doppia legislazione che prevede lo stop della musica alle 23 per i locali nella cerchia delle mura e alle 24 per tutti gli altri. Ma almeno una mezza dozzina di questi, se ne infischia delle ordinanze e va avanti imperterrito fino alle due. «In questi giorni – fanno sapere dal commissariato – alcuni locali notturni, incuranti di arrecare disturbo, fanno spettacoli e “sparano” musica ad altissimo volume fino a tarda notte. Per questo motivo abbiamo incrementato l’attività di vigilanza, anche a seguito di numerosi esposti. L’attività di controllo della polizia ha portato in quattro occasioni a due denunce per disturbo, oltre a due contravvenzioni per aver diffuso musica oltre gli orari consentiti. I locali che non verranno trovati a norma rischiano una denuncia penale e provvedimenti che vanno dalla diffida alla revoca della licenza per i casi più gravi».