Cremona-Goryeong, gemellaggio nel nome della musica

Accordo culturale tra la patria dei violini e la città coreana dove è nato il gayageum, strumento nazionale per eccellenza di Daniele Rescaglio

I delegati coreani e il sindaco Galimberti col tradizionale gayageum

I delegati coreani e il sindaco Galimberti col tradizionale gayageum

Cremona, 10 novembre 2014 - Un accordo tutto musicale quello siglato questa mattina tra Cremona e la città di Goryeong, Corea del Sud. Musicale perché se Cremona è la città dei violini per eccellenza, capitale della liuteria, Goryeong è la città dove è nato il gayageum (detto anche kayagùm), lo strumento coreano per eccellenza.

Due mondi a confronto sui quali è stato costruito l’accordo culturale, ma anche economico, tra le due città. Accordo sottoscritto dai sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti e dal presidente del Consiglio della città coreana, Dal Ho Lee. La delegazione coereana era capeggiata dal console generale di Corea a Milano, Chang Jae-bok, presente anche un consigliere dell'Ambasciata di Corea d Roma. Subito dopo gli inni e il saluto agli ospiti, ha preso la parola il sindaco Gianluca Galimberti che ha tratteggiato i quattro punti che concretizzano l'accordo poi siglato.

Innanzitutto la forte motivazione che Cremona ha di diventare un centro universitario per gli strumenti ad arco e non solo, così come emerso nella visita al ministro dell'Istruzione, Stefania Gianni, avvenuta nei giorni scorsi a Roma. Fare poi di Cremona una città sempre più accogliente per i giovani di tutto il mondo che studiano e si occupano di musica. Stabilire inoltre un rapporto tra il nostro territorio e la Corea non solo per quanto riguarda la liuteria ma anche per il settore agroalimentare; infine, Expo 2015. A questo appuntamento internazionale Cremona vuole presentarsi in modo tale da potere ospitare nel modo migliore i visitatori diretti a Milano.

Ha aggiunto infine il sindaco Galimberti: “Uno strumento contiene la storia di un popolo. L’incontro tra il violino e il kayagùm rappresenta quindi l’incontro tra la storia dei nostri due popoli. Sulle note di queste straordinari strumenti, opere dell'ingegno e della maestria di due grandi culture, allacciamo tra Cremona e Goryeong un rapporto che si fonda sulla ricerca di affinità storiche e culturali, sul principio di comprensione e vantaggi reciproci con l'auspicio di stabilire una forte amicizia ed una comune prosperità attraverso scambi culturali ed economici nell'esclusivo interesse non solo dello sviluppo e della crescita delle nostre città, ma anche dell'Italia e della Corea e quindi dell'Europa e dell'Estremo Oriente”.