Crema, ok alla caserma dei vigili del fuoco: i Comuni a caccia di 780mila euro

La caserma si fa, ma che fatica! Ieri sera si sono trovati i sindaci del cremasco per ascoltare i progetti di Scrp (Società servizi e patrimonio). Dapprima hanno parlato i responsabili dei vigili del fuoco che hanno detto che la caserma si deve fare, altrimenti i vigili del fuoco da Crema se ne vanno di Pier Giorgio Ruggeri

Vigili del fuoco (agenzielocali)

Vigili del fuoco (agenzielocali)

Crema, 30 ottobre 2014 - La caserma si fa, ma che fatica! Ieri sera si sono trovati i sindaci del cremasco per ascoltare i progetti di Scrp (Società servizi e patrimonio). Dapprima hanno parlato i responsabili dei vigili del fuoco che hanno detto che la caserma si deve fare, altrimenti i vigili del fuoco da Crema se ne vanno. Incassato l’out-out del capo dei vigili, è arrivato il progetto presentato da Pietro Moro, presidente di Scrp, il quale ha detto che la caserma si deve fare, ha detto che costa 780mila euro (come il canile...) e che si costruisce su un terreno messo a disposizione dal comune di Crema in via Macallé (novità, prima si faceva in via Colombo). Poi siamo arrivati ai punti dolenti. I 780mila euro. Circa 500mila euro li mette, sotto varie forme, il comune di Crema. Resta un canone annuo di 52mila euro che deve essere diviso tra tutti i cittadini del Cremasco (165mila), per un totale di 38 centesimi l’anno a testa per 30 anni. Poco? Pochissimo, se si considera il servizio. Ma qui è venuto fuori il putiferio, con quasi due ore di discussione dove, a un certo punto, è sembrato che il progetto colasse a picco. Qualche sindaco ha eccepito il metodo, perché non era stato messo a parte di quanto sarebbe emerso.

Altri hanno detto che nel progetto mancava la parte dello Stato, che si è defilato e non mette un euro; altri ancora hanno chiesto di riflettere sui 38 centesimi a cittadino. Qualcuno ha fatto notare che per il canile si mettono 90 centesimi senza battere ciglio, mentre per i 38 centesimi per la caserma dei vigili del fuoco si fanno problemi. Ma quando la situazione rischiava di diventare incandescente, ecco che è arrivata la proposta che ha messo (quasi) tutti d’accordo. Mandato a Scrp ad andare avanti, sì alla ‘tassa’ di 38 centesimi a cittadino, ma con l’impegno di ricercare soldi sul territorio (per esempio, chiedendoli alle aziende più a rischio e, quindi, più interessate ai vigili del fuoco) per tentare di abbassare i 38 centesimi: un solo contrario (per il metodo) e uno non ha voluto votare. E la caserma va. Poi c’è stata la presentazione dei varchi elettronici, che in qualche maniera possono andare proprio a diminuire i 38 centesimi necessari per la caserma. Perché i 20 varchi elettronici che si andranno a installare sulle strade del cremasco per la sicurezza possono diventare anche autovelox e quindi fare cassa.