Leggi più incisive contro i predatori di anziani indifesi

Contro le truffe agli anziani il "Giorno" e gli altri quotidiani del nostro Gruppo editoriale hanno recentemente promosso una campagna giornalistica di sensibilizzazione

Milano, 7 febbraio 2018 -

DOMANDA:

Caro direttore, una pensionata di 80 anni in un anno ha versato 150mila euro per sanare un debito mai contratto per l’abbonamento a finte riviste delle forze dell’ordine. Ora la banda è stata fermata, mi chiedo se quell’anziana vedrà mai un centesimo di quei soldi che ha sborsato sotto la minaccia di finti avvocati, finanzieri, poliziotti o carabinieri. E con lei altre centinaia di pensionati finiti nella trappola di balordi che in due anni hanno incassato oltre due milioni. Difendersi da questa gente sembra impossibile. Aldo, Monza

RISPOSTA:

Una vergogna. Non riesco a trovare altro termine per definire le truffe agli anziani. Gesti ancor più criminali perché diretti a colpire persone indifese, rese ancor più vulnerabili dalla loro buona fede e dall’incapacità di affrontare con una dose di giusta malizia o di prudenza gli sconosciuti. Molti dei quali non si fanno scupolo di utilizzare trucchi spregiudicati pur di ingannare le proprie vittime. Magari fingendosi amici di figli e nipoti. Questo delle finte riviste è un trucco tra i più vecchi, eppure, a giudicare da quanto scoperto ora, ancora efficace. Contro le truffe agli anziani il «Giorno» e gli altri quotidiani del nostro Gruppo editoriale hanno recentemente promosso una campagna giornalistica di sensibilizzazione, raccogliendo moltissime segnalazioni e riuscendo a ottenere anche una legge più severa. Ma non è tempo di abbassare la guardia. Reati così vergognosi vanno perseguiti con severità. sandro.neri@ilgiorno.net