GIULIANO MOLOSSI
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I terroristi ammazzano anche i musulmani

"I terroristi dell’Isis colpiscono a colpi di kalashnikov, machete, Tir senza far differenza fra donne, uomini e bambini, fra bianchi e neri, fra cristiani e musulmani"

NON PASSA GIORNO senza spargimento di sangue innocente per questa guerra che fanatici islamici ci hanno scatenato contro. Non sarà una guerra di religione, come dice il Papa, ma è certo che è in nome di una religione (quella islamica) e non di altro che la gente viene massacrata. In Belgio è toccato a una poliziotta musulmana osservante essere attaccata a colpi di machete da un algerino. E resterà sfregiata al volto tutta la vita. Pietro W., Cornaredo

ERA MUSULMANO anche il poliziotto francese ammazzato come un cane a Parigi in occasione dell’attacco a Charlie Hebdo. Era musulmana la prima vittima sulla Promenade des Anglais. Era musulmano il ragazzo sgozzato a Dacca per proteggere le amiche condannate a morte perché a differenza di lui non conoscevano il Corano. I terroristi dell’Isis colpiscono a colpi di kalashnikov, machete, Tir senza far differenza fra donne, uomini e bambini, fra bianchi e neri, fra cristiani e musulmani. Probabilmente la poliziotta sfregiata a Charleroi andava in moschea più spesso del suo aggressore, il fanatico algerino che l’ha assalita al grido di «Allah Akbar». Costui era un clandestino noto per reati comuni con due decreti di espulsione che non erano stati eseguiti perché il Paese d’origine, l’Algeria, non aveva accettato di riprenderlo. Sarebbe dovuto finire in carcere ma non era stato possibile. Non c’era posto. L’altroieri, sempre in Belgio, hanno fermato un turco che girava per strada con un’ascia. Il magistrato lo ha lasciato libero. Motivo? L’ascia l’aveva ma non l’ha usata.  giuliano.molossi@ilgiorno.net