Rete ferroviaria, la sicurezza al primo posto

La manutenzione, ordinaria e straordinaria, è il primo ambito su cui investire per garantire a noi tutti viaggi più sereni

Milano, 24 febbraio 2018 -

DOMANDA:

Caro direttore, ancora abbiamo nella memoria le immagini del treno deragliato a Pioltello, e già ci tocca leggere che un altro binario rotto ha provocato un tremendo scossone sabato sera tra Voghera e Piacenza. E ancora una volta un treno regionale, di quelli usati da studenti e da pendolari, ha sobbalzato pericolosamente. Che cosa sta succedendo alle nostre linee ferroviarie? È possibile sperare di viaggiare in assoluta e totale sicurezza? O dobbiamo rassegnarci a questo genere di pericolosi imprevisti? Marta Z., Milano

RISPOSTA:

Rassegnarsi? Mai. La rassegnazione infatti è uno stato d’animo che non può che portare a pericolose conseguenze. Prima fra tutte quelle di mettere la nostra vita nelle mani del caso. L’incidente di Pioltello, i suoi tre morti, le urla strazianti dei feriti, la paura vissuta dai sopravvissuti, avevano già fatto comprendere a chiunque avesse voglia di capire che qui abbiamo un problema. Altre segnalazioni di guasti, più o meno pericolosi, hanno poi rafforzato questa convinzione. Ora l’ultimo scossone, l’ultimo tra quelli noti, a causa di un binario. E a questo punto è chiarissimo che ogni investimento per un chilometro in più o per una carrozza in più, non può che prescindere da un piano di manutenzione serio e adeguato. La manutenzione, ordinaria e straordinaria, è il primo ambito su cui investire per garantire a noi tutti viaggi più sereni. Il rischio zero ovviamente non esiste. Ma non stiamo parlando di questo. Stiamo parlando delle minime condizioni di sicurezza accettabili. sandro.neri@ilgiorno.net