Non giustizieri ma cittadini con gli occhi aperti

Una cosa sono le ronde, magari non autorizzate; un’altra cosa - ben altra cosa - sono i cittadini coscienziosi e responsabili che intendono segnalare tempestivamente problemi alle forze dell’ordine

DOMANDA:

Adesso ci prova anche Bergamo. Dopo aver visto iniziative simili in città più piccole, ora anche una realtà di dimensioni medie se non grandi come la città orobica si affida ai cittadini per migliorare la sicurezza. Li invita a scaricare sui telefonini un piccolo programma per segnalare in diretta situazioni di pericolo. Ma io dico: per queste cose non ci sono già i carabinieri, la polizia e i vigili urbani? Giulio B., via mail

RISPOSTA:

È un universo vasto e eterogeneo quello che raggruppa cittadini ansiosi di giustizia e disposti a darsi da fare per limitare furti e razzie. Ma bisogna fare subito qualche distinzione: una cosa sono le ronde, magari non autorizzate, che abbiamo visto scorrazzare in alcuni dei nostri Comuni per dare la caccia al ladro di turno; un’altra cosa - ben altra cosa - sono i cittadini coscienziosi e responsabili che intendono segnalare tempestivamente problemi alle forze dell’ordine. Se questi ultimi possono essere tutelati maggiormente anche attraverso un’app, tanto meglio. L’importante è tenere gli occhi sulla palla e capire due cose. La prima: nessuno, in questo Stato, è autorizzato a farsi giustizia da sé. La seconda: la lotta al crimine richiede sempre l’intervento di professionisti qualificati. Anche se tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. sandro.neri@ilgiorno.net