Il serbatoio di capitali

Internet non è solo un mezzo di informazione ma anche e soprattutto un ambiente in cui svolgere funzioni e compiere azioni che nella vita reale sarebbero molto più complesse

Milano, 24 novembre 2017 - Internet non è solo un mezzo di informazione ma anche e soprattutto un ambiente in cui svolgere funzioni e compiere azioni che nella vita reale sarebbero molto più complesse, quando non irrealizzabili. Raccogliere fondi per sostenere idee innovative è l’essenza del crowdfunding, attività di lancio di campagne on line volte a radunare investitori anche piccoli, che condividono un interesse o progetto comune. La Rete in questo caso funge da provvidenziale volano, perché queste persone in un ambiente fisico non si conoscerebbero mai e non potrebbero mai fare fronte comune. La facilità di aggregazione on line è garanzia di successo per molte start up che altrimenti languirebbero, e per progetti innovativi destinati a rimanere sulla carta in mancanza di investitori. È dall’incontro tra chi genera idee e chi è disposto a finanziarle l’essenza del crowdfunding, raccolta fondi nell’era digitale. 

Un report italiano sul crowdinvesting curato dal Politecnico colloca la Lombardia al primo posto per numero di imprese e persone che, dal giugno 2016 al giugno 2017, hanno raccolto risorse sotto forma di capitali di rischio (equity crowdfunding) o prestiti (lending crowdfunding) via Internet. Il primato lombardo riguarda sia le campagne online che il numero di investitori. In 12 mesi, fino al giugno 2017, 43 imprese lombarde hanno scelto questo metodo, pari al 40,6% del totale italiano. La maggior parte degli investitori - 256 soggetti tra persone giuridiche e fisiche - che risponde alle campagne on line risiede in Lombardia. Trenta persone giuridiche e 226 persone fisiche hanno investito in 33 campagne di equity crowdfunding concluse con successo. Le persone giuridiche sono specialmente società di servizi e consulenza, holding finanziarie, società immobiliari e manifatturiere. Nella classifica del Report, dopo la Lombardia, ci sono il Lazio e la Toscana. I soggetti promotori del crowdfunding - introdotto nel 2012, inizialmente per le startup innovative e, dal 2017, esteso a tutte le Pmi - si occupano principalmente di servizi sviluppati attraverso social network o sharing, di ICT e servizi professionali. Registrano una crescita anche i settori dell’agroalimentare e della green economy.