Italcementi, ultima assemblea azionisti: lavoratori in presidio contro gli esuberi

Contro i tagli dei posti di lavoro i sindacati hanno indetto uno sciopero di otto ore. Eletto il nuovo Cda: confermate le cariche ai Pesenti

Italcementi prevede 400 esuberi

Italcementi prevede 400 esuberi

Bergamo, 8 aprile 2016 -  L'assemblea degli azionisti di Italcementi, riunitasi questa mattina nella sede storica della società a Bergamo, dopo aver approvato il bilancio d'esercizio ha eletto il nuovo Cda. Del nuovo board - ridotto da 15 a 12 consiglieri, di cui 7 indipendenti - fanno parte Giulio Antonello, Giorgio Bonomi, Victoire de Margerie, Lorenzo Renato Guerini, Italo Lucchini, Maria Martellini, Carlo Pesenti, Giampiero Pesenti, Claudia Rossi, Carlo Secchi, Laura Zanetti (eletti nella lista di maggioranza presentata dalla Italmobiliare) e Pietro Caliceti (candidato nella lista di minoranza presentata da alcuni fondi in rappresentanza dell'1,582% del capital Italcementi). Il nuovo cda, al termine dell'assemblea, ha quindi attribuito le cariche sociali: Giampiero Pesenti è stato confermato presidente, Lorenzo Renato Guerini vicepresidente e Carlo Pesenti consigliere delegato della società.

PRESIDIO - La società è destinata a confluire nella tedesca HeidelbergCement. Ad accogliere gli azionisti e gli amministratori davanti ai cancelli una folta delegazione di lavoratori e le rappresentanze sindacali, in segno di protesta per l'annuncio del gruppo tedesco di esuberi per circa 400 posti nella sede di Bergamo su un totale di 630 addetti.  Contro i tagli dei posti di lavoro i sindacati per oggi hanno indetto uno sciopero di otto ore.

PESENTI: "NON AVEVAMO ALTERNATIVE" - "La ragione dell’operazione con il gruppo tedesco HeidelbergCement è che non c’erano molte altre alternative per Italcementi". È quanto ha affermato Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi, rispondendo alle domande di un piccolo azionista nel corso dell’assemblea che ha varato il bilancio 2015 e rinnovato il cda. "Con questa operazione diamo un futuro a tanti entrando in un grande gruppo e con un know-how e sinergie che il gruppo tedesco ha detto di voler valorizzare" ha continuato Pesenti. Il riferimento era al senso dell’operazione di cessione del 45% di Italcementi, detenuto da Italmobiliare, al gigante tedesco HeidelbergCement. Operazione che porterà alla chiusura della sede di Bergamo dove su 630 addetti sono già stati definiti in esubero circa 430. Infatti, alla fine dell’assemblea degli azionisti, una rappresentanza di CgilCisl e Uil dei dipendenti di Bergamo ha letto una lettera aperta agli azionisti, in cui sottolineavano che "gli esuberi che HeidelbergCement ha annunciato il 5 aprile potevano essere evitati o ridotti se, chi ha negoziato con Heidelberg, inseriva una clausola sociale e occupazionale in questa trattativa lampo di vendita dell’azienda". Durante l’assemblea i lavoratori rimasti fuori a presidiare hanno continuato a fischiare e a contestare la decisione dell’azienda. Pronta la replica di Carlo Pesenti che ha assicurato: "Faremo in modo di attivare tutti i meccanismi di tutela che rendano meno complicate e dolorose le uscite dei nostri lavoratori. Italcementi - ha sottolineato il consigliere delegato in un secondo tempo -. Si è sempre comportata in modo responsabile, ha subito dolorosi processi di ristrutturazione e anche in questo caso in cui il processo verrà gestito da HeidelbergCement dopo il closing, faremo in modo che l’impatto sui lavoratori sia meno pesante e doloroso".