Cardano al Campo, 3 luglio 2013 - Il vigile sospeso che ieri mattina ha sparato al sindaco di Cardano al Campo Laura Prati e al suo vice Costantino Iametti, non intendeva fermarsi al blitz in Comune. Il rancore che Giuseppe Pegoraro covava comprendeva anche altri soggetti, tra cui i politici di sinistra, i giudici e i finanzieri e la stampa. In casa sono stati trovati il testamento e un archivio sulla sua vicenda giudiziaria. Non voleva arrendersi: pensava di vivere come un uomo braccato e morire con le armi in pugno. La procura ha disposto una perizia psichiatrica su Giuseppe Pegoraro. 

LENTI PROGRESSI - Sono ulteriormente migliorate le condizioni di salute dei due feriti. Entrambi restano in prognosi riservata, ma dopo le operazioni chirurgiche a cui sono stati sottoposti, non sono in pericolo di vita. Iametti, ricoverato all’ospedale di Varese, è cosciente. Laura Prati ieri sera ha potuto ricevere alcune visite all’ ospedale di Gallarate, tra cui quelle dei familiari, di alcuni assessori di Cardano al Campo e del capogruppo regionale del Pd, Alessandro Alfieri.

L'INCONTRO - Sindaci e attivisti del Pd si incontreranno venerdì 5 luglio a Varese, nel corso della Festa democratica, per esprimere solidarietà a Laura Prati e Costantino Iametti. L’occasione sarà un convegno alle 21 sul welfare e le amministrazioni locali, gia’ nel programma di eventi della festa che nei giorni scorsi aveva visto tra i relatori, sul problema del femminicidio, la stessa Laura Prati. L'Anci Lombarda, per voce del presidente Attilio Fontana ha sottolineato: "Basta con questo clima d'odio"