Cardano al Campo, 2 luglio 2013 - Una sparatoria in municipio, colpito da un colpo di arma da fuoco il sindaco di Cardano al Campo, Laura Prati. La donna è stata ferita da un uomo che ha dato fuoco all'impazzata all'interno del Comune: è stata centrata all'addome da almeno un paio di colpi. Il sindaco è stato trasportato all'ospedale di Gallarate per essere sottoposta a una complessa operazione. Stando a quanto si apprende da fonti sanitarie, dopo il delicato intervento durato quattro ore, la donna sarebbe fuori pericolo.  "Attualmente le condizioni appaiono stabili dal punto di vista emodinamico e la paziente verrà tenuta precauzionalmente in osservazione nel reparto di terapia intensiva’’, si legge in una nota firmata da direttore dell’unità operativa di chirurgia dell’ospedale di Gallarate Angelo Benevento e dal direttore medico di presidio Roberto Gelmi.

Nella sparatoria è stato colpito anche il vice sindaco del paese, Costantino Iametti (76 anni) preso alla testa: le sue condizioni sono stabili. I medici sono ottimisti sulla possibilità di un miglioramento in tempi brevi. L’uomo nel pomeriggio è  stato sottoposto a un intervento chirurgico all’addome all’ospedale di Varese. Ora è ricoverato nel reparto di rianimazione, e la prognosi resta riservata.

 

IL COLPEVOLE - Il colpevole, Giuseppe Pegoraro, è stato fermato e arrestato: è un ex vigile urbano sospeso dal servizio per una truffa avvenuta nel 2004 e nel 2005 ad opera di alcuni dipendenti che timbravano il cartellino al posto di altri colleghi che non risultavano al lavoroDopo una condanna in primo grado la commissione disciplinare del Comune, sulle prime, lo ha trasferito al settore ecologia ma con l'avanzare dell'inchiesta è stata decisa per lui una prima sospensione dal lavoro per sei mesi che poi è stata rinnovata una seconda volta proprio a fine giugno per lui e altri quattro dei sette imputati mentre altri due dipendenti sono stati licenziati. Quando è stato catturato avrebbe affermato, stando alla ricostruzione fornita dai testimoni: "Ho regolato i conti". L'uomo non ha problemi psichici ma qualche anno fa aveva minacciato un collega durante una lite con una pistola di ordinanza. Sarebbe quindi la vendetta il movente del crimine.

 

LA FUGA MANCATA - Sul posto sono arrivati i carabinieri e il 118 con un elisoccorso e un altro mezzo sanitario. I militari hanno delimitato la zona e hanno catturato l'uomo che ha sparato che aveva provato a darsi alla macchia. Prima di fuggire su un'auto è entrato nella sede della Cgil, facendo uscire tutti dall'edificio sotto la minaccia di una fucile a pompa. Lì ha lanciato un ordigno rudimentale che ha fatto sorgere un principio di incendio poi spento dai dipendenti con gli estentori. Poi è arrivata inevitabile la cattura dopo un lungo inseguimento. E' finita a Gallarate, l'uomo ha sparato colpi di fucile contro una volante, gli agenti hanno risposto al fuoco colpendo una gomma della sua auto e frantumando lunottom e finestrini. Quando Pagoraro è fuggito a piedi, un commissario è ruscito a raggiungerlo e a immobilizzarlo. 

 

IL PRECEDENTE - Il 6 agosto 2012 il municipio era stato fatto evacuare per la presenza sospetta di un pacco bomba. Non è dato sapersi se la telefonata anonima di allora sia collegata a questo agguato.

LE REAZIONI - Una condanna bipartizan che arriva dal mondo politico che adesso ha davvero paura: un'escalation di violenza che preoccupa.

 

I TESTIMONI - "Era armato fino ai denti". Questa la dichiarazione di un dipendente del Comune di Cardano al Campo: stamani era giorno di ricevimento e una piccola folla stava attendendo di entrare nell'ufficio del sindaco. "Quando l' ho visto scappare dalla piazza del Comune aveva in mano solo una pistola ma so che quando è stato preso aveva con sè due pistole e un fucile a tracolla. Alcuni passanti mi hanno riferito che anche in quell'occasione non ha esitato a sparare e la polizia ha risposto al fuoco".

 

I COMPLIMENTI - Il capo della polizia, prefetto Alessandro Pansa, si è complimentato con il dirigente del commissariato di Gallarate Gianluca Dalfino “per la lucidità e capacità professionale e umana dimostrata nell’arresto” dell’uomo che, poco prima, aveva sparato a sindaco e vicesindaco di Cardano al Campo. “Il funzionario di polizia - si legge in una nota del prefetto - è riuscito a bloccare l’ex vigile urbano senza utilizzare neanche la propria arma, scegliendo il momento piu giusto per intervenire al fine di non mettere a rischio altre persone, pur rimanendo ferito nella breve colluttazione determinatasi”.

 

"NELL'AUTO AVEVA DI TUTTO" - "L'ho colpito con un calcio ed è caduto di schiena, spezzando il fucile a pompa che aveva a tracolla" , ha spiegato Dalfino. Perquisendo poi la sua vettura è stato trovato di tutto: un fucile a pompa, una carabina di precisione, un arma calibro 7,65 (probabilmente quella usata in Municipio), una pistola 9mm, due coltelli, una consistente quantità di munizioni, diversi contenitori con liquidi infiammabili. Del caso ne se sta occupando il sostituto Nadia Calcaterra della Procura di Busto Arsizio mentre il Procuratore capo Eugenio Fusco ha lodato la freddezza dei poliziotti nell'effettuare il fermo e l'efficienza dell'azione congiunta di carabinieri, vigili e polizia