San Giuliano, le suore della memoria

Quando in città c’erano le suore. Una presenza attenta e laboriosa, che ha accompagnato la vita dei sangiulianesi per ben 75 anni. Oggi un libro le ricorda con molte fotografie

L'autore Stefano Sportelli racconta il suo libro

L'autore Stefano Sportelli racconta il suo libro

San Giuliano Milanese (Milanese), 23 ottobre - Quando in città c'erano le suore. Una presenza attenta e laboriosa, che ha accompagnato la vita dei sangiulianesi per ben 75 anni. Oggi un libro di Stefano Sportelli, ex insegnante e appassionato di storia locale, ripercorre il periodo (dal 1925 fino al 2000), nel quale le Angeliche di San Paolo hanno gestito il centralissimo asilo di piazza Vittoria, educando generazioni di sangiulianesi. «Le suore Angeliche a San Giuliano Milanese» è il titolo del volume, in vendita ad offerta libera; il ricavato servirà a sostenere l’attività della parrocchia di San Giuliano Martire.

«Nel 1924 in piazza Vittoria iniziarono i lavori per la costruzione di un asilo, che fu terminato e inaugurato nel ’25 – ricorda l’autore -. La struttura restò in funzione per qualche tempo, poi nel 1938 fu realizzato un nuovo asilo, sull’altro lato della piazza, più grande e in linea con la crescita demografica della città. Il vecchio edificio venne chiuso e le suore si trasferirono nei nuovi locali». Le Angeliche gestirono il centro educativo fino al 2000, quando lo stesso passò in capo al Comune. La struttura è rimasta in attività fino al 2005, poi è stata chiusa. Ora un settore dell’immobile, appositamente sistemato, è pronto ad ospitare il centro anziani, mentre il resto dello stabile aspetta una riqualificazione.

Madre Marina, che si è trattenuta in città per 40 anni, insieme alle consorelle Assunta, Alda, Patrizia e Maddalena. Sono solo alcuni dei nomi rimasti scolpiti nella mente e nel cuore di molti sangiulianesi, che ancora ricordano quei volti e quei sorrisi legati alla loro infanzia. Già, perché il libro di Sportelli, corredato da 200 foto per lo più tratte dall’archivio personale dell’autore, è soprattutto un tuffo nel passato, un riconoscimento dell’operato svolto dalle sorelle, «che gestivano anche l’oratorio femminile, insegnavano cucito, erano molto attive nell’organizzazione delle feste patronali – racconta lo storico -. Sono state un punto di riferimento per decenni, soprattutto per le bambine; la popolazione vi è rimasta affezionata».

Dai girotondi in giardino alle feste, dalle aule tappezzate di disegni alle gite, le immagini contenute nel volume non possono non strappare un sorriso. La presenza delle suore ha scandito lo scorrere delle stagioni, per lunghi anni, cercando di trasmettere calore e umanità, oltre al rispetto della disciplina.