Vigile ucciso a San Donato, l'ex assessore: "Mi difese e si prese una sprangata"

Arrivata sul luogo della tragedia, l’ex assessore sandonatese Ilaria Amè ha accusato un malore

Il dolore dell'ex assessore Ilaria Amé

Il dolore dell'ex assessore Ilaria Amé

San Donato Milanese (Milano), 30 giugno 2017 - Appena accorsa sul luogo della tragedia, l’ex assessore Ilaria Amè ha accusato un malore. È successo anche questo ieri a San Donato Milanese, quando l’omicidio-suicidio avvenuto all’interno del comando dei vigili ha richiamato nel centro città moltissime persone, dai passanti ai curiosi fino ai politici, dai rappresentanti delle istituzioni agli ex colleghi delle vittime.

«Durante la campagna elettorale del 2007 ci furono dei tafferugli al mercato. Iussa si mise in mezzo e rimediò una sprangata», così ha ricordato fra le lacrime Ilaria Amè, prima di essere caricata su un’ambulanza per accertamenti, a causa del forte stress emotivo accumulato. Anche Luigi Ghilardi, ex consigliere comunale di San Donato, non si capacita di quello che è successo. «Li conoscevo entrambi, due brave persone - dice -. Non ho mai percepito che fra loro potessero esserci degli attriti. Vedevo spesso, in particolare, Schipa: ogni tanto in divisa, a svolgere servizio sulle strade, ogni tanto in veste informale, col cagnolino al parco di via Libertà, la stessa strada dove abitava».

«Quel che è accaduto resta incomprensibile - conclude -: da due persone così non ti saresti mai aspettato un fatto del genere». Paola Fidanza è arrivata in Comune un attimo dopo la tragedia. «Dovevo fare una pratica, sono entrata nell’atrio e ho visto alcune impiegate scappare. Avevano appena sentito gli spari - racconta -. Così, nell’immediato, ho pensato a una bomba. Sono uscita in cortile, ho visto arrivare i carabinieri, mentre l’area veniva transennata». «Ho avuto moltissima paura, ho pensato che fosse in corso una sparatoria in strada, poco distante dal Comune - prosegue -. Sono rimasta bloccata nel cortile per circa cinque minuti, senza sapere cosa fare. Poi sono iniziate a circolare alcune informazioni e ho saputo che la sparatoria era avvenuta nel comando dei vigili». «È un fatto molto triste. Vicende del genere demoralizzano - dice ancora Paola Fidanza -, quando, invece, tra le forze dell’ordine c’è bisogno di coesione». La notizia dell’accaduto si è diffusa rapidamente in città, dove ora, per giorni, sarà oggetto di discussioni e commenti, a più livelli. La vicenda ha fatto breccia nell’opinione pubblica, in un Comune fra i più tranquilli dell’hinterland milanese.