Spagna, arrestato Cornegliani: il narcos latitante di Trezzano sul Naviglio

Nel 2017 fu condannato per tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore di Lodi. Stava tentando la fuga in Sud America

Operazione congiunta della Guardia Civil spagnola e dei carabinieri

Operazione congiunta della Guardia Civil spagnola e dei carabinieri

Trezzano sul Naviglio (Milano), 14 agosto 2019 – Lo hanno catturato a Valencia, Spagna, mentre cercava di lasciare il Paese con documenti falsi e proseguire la latitanza, iniziata nel 2017 quando era evaso dai domiciliari. Massimiliano Cornegliani, 50 anni, nato a Corsico e residente a Trezzano sul Naviglio, è stato bloccato grazie a un’operazione, denominata “Mastrosso”, che ha visto la sinergia tra forze speciali spagnole, coordinate dalla Guardia Civil, la Divisione Interpol – Servizi di Cooperazione Internazionale di Polizia e i carabinieri della Compagnia di Corsico, guidati dal capitano Pasquale Puca e dal tenente Armando Laviola. Su Cornegliani, condannato a sette anni per traffico di droga ed estorsioni, pendeva un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura di Lodi che lo aveva condannato per un’estorsione ai danni di un imprenditore lodigiano: lo voleva convincere con la violenza ad aprire una società fasulla per coprire i traffici di cocaina. Narcos esperto, è definito dagli inquirenti un “personaggio di elevatissima caratura criminale”, capace di muovere chili di cocaina dall’Olanda e dalla Spagna in direzione Nord Italia. Violento e spregiudicato, rivendicava con onore e orgoglio rapporti stretti con personaggi di spicco della criminalità organizzata siciliana e calabrese: Cornegliani è cognato di Antonino Musicò, Nino il messinese, condannato per associazione mafiosa. Non solo: per anni ha collaborato con la cosca di ‘ndrangheta dei Barbaro e dei Papalia, organizzando per loro i traffici di cocaina. Negli anni scorsi ha anche minacciato di morte un magistrato della Dda che conduceva le indagini nei suoi confronti, finito poi sotto scorta. Per Cornegliani sono già state avviate le procedure per l’estradizione.

Trezzano sul Naviglio (Milano), 14 agosto 2019 – Lo hanno catturato a Valencia, Spagna, mentre cercava di lasciare il paese con documenti falsi e proseguire la latitanza, iniziata nel 2017 quando era evaso dai domiciliari. Massimiliano Cornegliani, 50 anni, nato a Corsico e residente a Trezzano sul Naviglio, è stato bloccato grazie a un’operazione, denominata “Mastrosso”, che ha visto la sinergia tra forze speciali spagnole, coordinate dalla Guardia Civil, la Divisione Interpol – Servizi di Cooperazione Internazionale di Polizia e i carabinieri della Compagnia di Corsico, guidati dal capitano Pasquale Puca e dal tenente Armando Laviola.

Su Cornegliani, condannato a sette anni per traffico di droga ed estorsioni, pendeva un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura di Lodi che lo aveva condannato per un’estorsione ai danni di un imprenditore lodigiano: lo voleva convincere con la violenza ad aprire una società fasulla per coprire i traffici di cocaina. Narcos esperto, è definito dagli inquirenti un “personaggio di elevatissima caratura criminale”, capace di muovere chili di cocaina dall’Olanda e dalla Spagna in direzione Nord Italia.

Violento e spregiudicato, rivendicava con onore e orgoglio rapporti stretti con personaggi di spicco della criminalità organizzata siciliana e calabrese: Cornegliani è cognato di Antonino Musicò, Nino il messinese, condannato per associazione mafiosa. Non solo: per anni ha collaborato con la cosca di ‘ndrangheta dei Barbaro e dei Papalia, organizzando per loro i traffici di cocaina. Negli anni scorsi ha anche minacciato di morte un magistrato della Dda che conduceva le indagini nei suoi confronti, finito poi sotto scorta. Per Cornegliani sono già state avviate le procedure per l’estradizione.