Gaggiano, ciclista morto dopo la caduta nel Naviglio: l'appello della figlia

Due ragazzi hanno cercato di salvare l'uomo colpito da malore: "Vorrei incontrarli e ringraziarli"

Gaggiano, carabinieri e soccorsi

Gaggiano, carabinieri e soccorsi

Gaggiano (Milano), 2 luglio 2018 - Non ce l'ha fatta Francesco Vertua, il 78enne che ieri mattina, colto da malore, è caduto nel Naviglio Grande. L’uomo è deceduto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Amante della bicicletta, come spesso faceva ieri mattina, approfittando della bella giornata, era uscito dalla sua abitazione di Settimo Milanese molto presto e ha raggiunto la pista ciclopedonale che porta ad Abbiategrasso costeggiando il Naviglio Grande. Qui, percorrendo la ciclabile, all’altezza di Gaggiano, attorno alle 8.30, è stato colto da un malore. Ha perso il controllo della bici ed è caduto nel Naviglio. Immediatamente soccorso è stato riportato a riva da due ragazzi che hanno assistito al dramma. I due giovani hanno poi chiamato i soccorsi.

Rapidamente sono intervenuti i carabinieri della compagnia di  Abbiategrasso e un’ambulanza della Croce Verde di Trezzano. L’anziano ciclista, in condizioni disperate,  è stato trasportato a sirene spiegate al pronto soccorso dell’ospedale Humanitas, dove però nonostante gli sforzi dei medici è deceduto poco dopo il suo arrivo. Un dramma che ha lasciato sconvolta la figlia dell’anziano ciclista, Susanna, che nonostante il forte dolore ha voluto lanciare un appello perché  vorrebbe rintracciare i due ragazzi che si sono gettati nel Naviglio per tentare di salvare il padre: «Vorrei incontrare i due giovani che erano sulla ciclabile per ringraziarli personalmente. Mi hanno detto che i due lo avevano appena sorpassato in bici, poi si sono accorti che era caduto e sono tornati di corsa indietro. Uno si è gettato nel Naviglio e con l’amico l’ha tirato fuori».