Scuola di viale Lazio, lavori ancora fermi per l'amianto a Melegnano

La scuola chiusa per l’amianto rischia di vedere slittata la riapertura

 Il Comune ha previsto un milione di euro per finanziare l’intervento

Il Comune ha previsto un milione di euro per finanziare l’intervento

Melegnano (Milano), 10 ottobre 2018 - La migrazione forzata dei 350 alunni della scuola primaria di viale Lazio potrebbe durare più del previsto. I lavori di sistemazione del plesso - chiuso dalla scorsa estate, quando un sopralluogo tecnico ha rilevato la presenza di amianto nei solai delle aule - non sono ancora partiti, dunque è presumibile che la loro ultimazione vada oltre il mese di dicembre, termine che era stato fissato inizialmente per ipotizzare una rimessa in uso dell’edificio. Dunque, la permanenza degli studenti nelle sedi alternative (la palazzina Trombini di Melegnano e l’ex scuola primaria di Riozzo a Cerro al Lambro) sembra destinata a proseguire anche nel 2019. L’Amministrazione di Melegnano è sul punto di assegnare a un professionista del Politecnico di Milano, da scegliere tra una rosa d’ingegneri, la stesura del progetto di riqualificazione.

Si partirà dalla rimozione dell’amianto per decidere poi se mantenere le aule esistenti, sistemandole, o procedere al loro abbattimento e alla ricostruzione. «Quest’ultima ipotesi è da valutare, in base alle indicazioni tecniche che ci verranno fornite – spiega il sindaco Rodolfo Bertoli -; è chiaro che, nel caso di una demolizione, i tempi si allungherebbero». A oggi, il Comune ha previsto un costo di un milione di euro per finanziare l’intervento. In attesa del via libera ai lavori, la maggior parte degli studenti di viale Lazio resta ospite della ex scuola primaria di Riozzo, messa a disposizione dal Comune di Cerro al Lambro. «Le famiglie hanno ormai capito che questa era l’unica soluzione percorribile», commenta il sindaco. L’ex scuola è ricompresa in un ambito di trasformazione territoriale e sta per essere ceduta ad un operatore, che potrebbe reclamarne l’utilizzo. «Abbiamo già avuto rassicurazioni che l’edificio resterà disponibile ancora per un po’ - annuncia Bertoli -, anche se è nostra intenzione tenerlo occupato per il minor tempo possibile». Intanto, in Comune a Melegnano è spuntato un documento del 1986, che attesta come la classe politica di allora fosse a conoscenza della presenza di amianto in viale Lazio e avesse commissionato un intervento di «confinamento», per evitare che quel materiale venisse a contatto con l’ambiente. Che cosa è successo da allora? Perché la presenza di amianto nel plesso non è più stata segnalata? «Quando possibile cercheremo di verificare eventuali responsabilità, ora ci preme gestire l’emergenza», dichiara il sindaco.

Sempre in tema di scuola, si prospettano tempi più lunghi anche per la riapertura, a San Giuliano, del centro cottura di via Fermi, chiuso per la presenza di topi. A differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, la rimessa in funzione della struttura, in uso ai gestori delle mense scolastiche, non potrà avvenire a metà ottobre. La necessità di rinnovare tutte le attrezzature in dotazione, una volta ultimata la bonifica dei locali, richiede maggiore tempo.