Tv bielorussa: Maneskin? Pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di Aids

Le frasi terrificanti pronunciate in uno show di un canale filo Lukashenko

Maneskin

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Roma, 26 maggio 2021 - Loro, i Maneskin, trionfano nei mercati musicali di mezza Europa dopo la vittoria e le polemiche all'Eurovision ma dalla Bielorussia arrivano offese pesantissime a Damiano&C.  "Un bestiario dei pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di Aids. Per fortuna non l'hanno trasmesso in Bielorussia". Frasi terrificanti che vengono dalla tv Bielorussa CTV, emittente filo Lukashenko. Offese pronunciate domenica, proprio mentre il mondo aveva gli occhi puntati su Minsk per il  dirottamento del volo Ryanair e l'arresto del giornalista antiregime Protasevich.

Un altro attacco al mondo libero e all'Europa che non possiamo tollerare». Lo dichiara in una nota Yuri Guaiana della segreteria di Più Europa. "Ringraziamo l'associazione Bielorussi in Italia Supolka che ha diffuso questo video, che conferma ancora di più quale sia la parte giusta in cui stare: quella dell'Europa»" conclude Guaiana.

Sul suo profilo Fb l'associazione Bielorussi in Italia Supolka, pubblica il video in questione con tanto di traduzione e scrive: "La rubrica  La medaglia di Giuda fa parte della trasmissione domenicale La Settimana che esce ogni domenica sul canale televisivo bielorusso CTV. Nella puntata del 23.05.2021 il suo autore e presentatore Grigoriy Azarenok (Ryhor Azaronak) ha condiviso la propria opinione sul concorso musicale, i suoi vincitori e sui valori democratici occidentali in generale: Guardate che cosa ha vinto Eurovision. E' un bestiario dei pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di Aids. Per fortuna non l'hanno trasmesso in Bielorussia. Il mondo moderno della democrazia e del progresso sta avanzando con successo verso la demenza totale, verso le perversioni fuori di testa, verso gli individui in tanga, verso la distruzione di tutto ciò che è umano nell'uomo. Dobbiamo separarci da tale progresso dalla cortina di ferro. Preferiamo la dittatura. Tutto il mondo sprofonderà in questo abisso, ma la Bielorussia rimarrà un'isola di libertà". Detto da una televisione filo Lukashenko non dovrebbe stupire visto il trattamento riservato ai dissenti in Bielorussia ma rimane terrificante leggere parole simili.