Sesto, arrivano le telecamere

Una "patto" con la Prefettura per installare 28 varchi in ingresso e in uscita dalla città

Agenti di polizia locale davanti agli schermi

Agenti di polizia locale davanti agli schermi

Sesto San Giovanni (Milano), 13 giugno 2018 - Un progetto di videosorveglianza da un milione di euro. Lo ha realizzato il comando della polizia locale, insieme agli uffici comunali, per il controllo di tutti i varchi di ingresso e uscita della città. Nei prossimi giorni, il sindaco Roberto Di Stefano firmerà il “Patto per la sicurezza” con la Prefettura, indispensabile per poter aver accesso ai fondi messi a disposizione dal Governo per l’installazione di sistemi simili. Dal mese di ottobre, si è più volte riunito il tavolo tecnico per la definizione di un progetto che prevedesse la posa di telecamere, per la registrazione e identificazione dei veicoli targati, transitanti dai varchi di accesso e uscita dalla città.

Nel progetto conclusivo sono stati individuati 28 varchi, punti che dovranno essere coperti dal sistema di videosorveglianza. Considerata la complessità del programma e il gran numero di dispositivi da installare, è stata prevista la possibilità di effettuare i lavori di realizzazione e connessione in almeno tre fasi diverse, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. La prima riguarda 10 varchi a priorità alta: si tratta delle grandi arterie sestesi, dei luoghi di confine e dei nodi più problematici, come ad esempio via Carducci. Il secondo step prevede 12 varchi a priorità media e il terzo altri 6 a priorità bassa. Il preventivo complessivo ammonta a poco meno di un milione di euro, precisamente a 991.494 euro. Per questo si rende necessario accedere a fondi esterni. Il ministero dell’Interno di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze hanno stanziato 37 milioni di euro per il triennio 2017-2019: per accedere ai finanziamenti i Comuni devono sottoscrivere i “patti” che individuano come prioritario, per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, l’installazione di sistemi di videosorveglianza. In base alle risorse che si riusciranno a incassare, le tre fasi potranno essere confermate o aumentare, allungando quindi i tempi di realizzazione dell’intero sistema.

Oltre alla videosorveglianza, nel “patto” con la Prefettura sarà inserito anche il progetto del controllo di vicinato, che è stato lanciato nei mesi scorsi. Porprio in Prefettura è stata istituita una cabina di regia, composta dai rappresentanti delle forze di polizia e della polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione dell’intesa, con cadenza semestrale.