Sesto, appello ai fedeli della parrocchia San Borromeo: "Curiamo insieme la nostra casa"

Don Beretta lancia la raccolta fondi

La chiesa di San Borromeo

La chiesa di San Borromeo

Sesto San Giovanni (Milano), 16 ottobre 2018 - "La nostra casa ha bisogno di cure". L’appello arriva dalla parrocchia San Carlo Borromeo, guidata da don Emanuele Beretta. Per “guarirla” servono circa 44mila euro e così la chiesa del Restellone lancia una raccolta fondi tra i fedeli. I parrocchiani potranno anche comporre un inedito puzzle solidale: ogni pezzo vale 50 euro donati per i lavori di manutenzione straordinaria. "La malattia che ha colpito la nostra casa è uno dei segni del tempo che passa e che, in strutture di cemento armato come la nostra chiesa, si manifesta con il deterioramento del copriferro, che si trova in pilastri, travi e grondaia". Il copriferro serve a dare un’adeguata protezione all’armatura dagli agenti esterni, che potrebbero causare la corrosione dei tondini, che tenderebbero a danneggiare il calcestruzzo armato fino a compromettere le caratteristiche tecniche che sono richieste per gli edifici.

Il degrado del calcestruzzo è difficilmente attribuibile a una sola causa. Più probabile che diversi agenti abbiano interagito fra loro fino a determinare il logoramento della chiesa di via Boccaccio. Tra le conseguenze, l’aumento della permeabilità, e quindi delle infiltrazioni, la formazione di fessure e i distacchi di materiale. Questo fenomeno di corrosione, una volta innescato, anche in tempi brevi può portare ad assottigliamenti e, dunque, a cedimenti. "Per fortuna non siamo così avanti in questo processo. Per non rischiare il peggio, ci siamo già attivati per delle cure adeguate". I primi interventi sono già in atto e la lista è lunga. Si va dalla pulizia dei ferri ammalorati, per eliminare le parti ossidate, al fissaggio dei ferri smossi e non bene ancorati. Da un trattamento specifico con una protezione anti-corrosiva alla ricostruzione di un’armatura in alcuni punti più sensibili dell’edificio. Infine, la protezione della fascia di gronda con la posa di scossaline in acciaio inox.

Il costo stimato, per questa serie di lavori, è di 43.500 euro. Già a settembre 2017, al suo ingresso in parrocchia, don Emanuele si era confrontato con il Consiglio affari economici parrocchiale per valutare la possibilità di intervenire tempestivamente. Questo maggio è poi iniziata una fase di analisi attenta dei preventivi, che si è conclusa a settembre con il conferimento dell’incarico per i lavori più urgenti. La parrocchia lancia intanto l’appello ai fedeli: "Ognuno può contribuire per far guarire la nostra casa". In chiesa verrà posizionato un puzzle da completare attraverso l’acquisto dei pezzi, che saranno venduti dalla segreteria a seguito di un’offerta di almeno 50 euro per ciascuna tessera. Ogni pezzo del puzzle acquistato sarà collocato sul pannello e permetterà di comporre un’immagine che resterà in mostra fino al suo completamento. Una volta a settimana la parrocchia si impegna a rendicontare il totale raccolto fino a quel momento e quanto manca per raggiungere l’obiettivo. "Più saremo e più in fretta riusciremo a terminare la nostra opera d’arte".